E’ ormai sotto controllo l’ennesimo incendio esploso oggi nella Capitale, su via di Boccea. Le fiamme alte si sono sviluppate nel tardo pomeriggio a bordo strada, mandando in cenere sterpaglie e scatenando il panico tra le abitazioni a ridosso della rotonda di Casalotti.
Paura per le fiamme alte che si sono scatenate a bordo strada. Il quartiere: “Ora chiediamo il diserbo nelle altre aree a rischio”
Potrebbe essere stato un mozzicone di sigaretta stavolta a scatenare in un attimo le fiamme che hanno mandato in tilt il traffico della zona di Casalotti, e bruciato un’ampia area a bordo strada su Via di Boccea, al numero civico 590.
Una colonna di fumo nera si è sollevata tra le palazzine di questo quartiere della Capitale, dove l’odore di bruciato acre e il fumo tossico sono ormai diventati l’incubo dei cittadini.
Le fiamme hanno preso potenza intorno alle 17,30 alla rotonda di Casalotti, nei pressi del bivio Via Boccea/Casalotti dietro alla Chiesa di Terrasanta, per scatenare in pochi minuti il terrore tra gli automobilisti e degli scooter in transito.
Rabbia sui social per la mancata manutenzione del verde
Le foto dell’ennesimo incendio su Via di Boccea, in una giornata difficile come quella di oggi, attraversano il web grazie al gruppo “I Love Casalotti”, che non risparmia critiche sul fatto che un rogo del genere, fortunatamente domato in tempo, poteva essere evitato con un minimo di manutenzione del verde:
“L’incendio è esploso in prossimità dell’istituto Boccea. E vero che a volte basta una cicca di sigaretta lanciata dal finestrino, ma anche un diserbo può essere “utile” a evitare che avvengano questi incendi dolosi. Chiediamo nuovamente a Cinzia Giardini, Ass. Politiche dell’Ambiente, del Decoro Urbano, di provvedere a effettuare una manutenzione fatta bene nelle aree verdi di Casalotto Nuovo e in altre aree a rischio”
Immediato l’intervento dei soccorritori tra Vigili del Fuoco e Protezione Civile, per mettere in sicurezza la zona e prevenire una rapida evoluzione del fuoco, come quella delle ultime ore, tra il rogo di Ponte Mammolo, che ha sprigionato diossine, e per cui il sindaco Gualtieri ha emesso una ordinanza che dispone pesanti divieti; e il disastro ambientale dell’incendio di Monte Mario.
Per quest’ultimo, sono ancora in corso le operazioni di bonifica dell’area interessata, e questa notte, così come per l’incendio a Settecamini, Ponte Mammolo e l’ultimo quadrante di Casalotti, finito in cenere in meno di due ore, le zone verranno presidiate e monitorate per domare l’eventuale formazione di nuovi focolai.