Quell’appartamento al quinto piano faceva proprio al caso loro, e così piano piano migliaia di api vi si sono trasferite in pianta stabile, non con pochi problemi per il legittimo proprietario.
Al momento di rimuoverle però, un’ulteriore complicazione si è presentata per Andrea Lunerti, chiamato ad effettuare l’operazione. I vicini di casa non acconsentono all’intervento dall’interno, e così per l’etologo, il nuovo salvataggio si trasforma in una esperienza di arrampicata su un’impalcatura alta venti metri.
SOS Lunerti si trasforma in un’esperienza di arrampicata all’Aurelio: nido record in un alto edificio cittadino
Per un enorme sciame di api in volo nel quartiere Aurelio, il viaggio per seguire la Regina era finito al quinto piano di un edificio in via Di Val Cannuta.
Poi quel nido una volta insinuato nella parete dell’immobile era cresciuto a dismisura, arrivano alla cifra record di oltre 100mila esemplari, insetti ronzanti che avevano iniziato a farsi sentire, mettendo in allarme i condomini.
Quando l’SOS Andrea Lunerti è scattato però il piano A, per intervenire dall’interno è saltato, quando gli occupanti dell’appartamento adiacente non se la sono sentita di rompere la parete.
E così l’aspirazione di quel nido enorme cresciuto in più di un anno, è diventato un’impresa titanica con la costruzione di un’impalcatura alta oltre 20 metri per un salvataggio tra i più avventurosi mai effettuati dall’etologo.
Prima di mettere in sicurezza l’edificio, quello che è apparso agli occhi di Lunerti sono immagini incredibili, con le api operose e la nuova cera che gli insetti stavano costruendo per la covata che doveva nascere in questi giorni.
Atteso il tramonto poi, con le oltre 100mila api rientrate tutte nel nido, l’operazione è andata avanti per ore, con la liberazione avvenuta questa mattina al Rifugio del Lupo.