E’ stato ritrovato nelle scorse ore a Fiumicino il giovane scomparso da Livigno nel luglio scorso. Originario di Bari era andato in Alta Valtellina per un colloquio di lavoro. Poi aveva fatto perdere le proprie tracce. Del suo caso si era occupata anche la trasmissione “Chi l’ha visto”. I genitori non avevano mai smesso di cercarlo e, finalmente, l’attesa è finita.
In questi mesi si erano perse le tracce del ventiduenne scomparso, che era andato a Livigno per un colloquio di lavoro
Vincenzo D’Introno era scomparso a luglio, quando si era recato a Livigno. Nove mesi senza che si sia mai fatto sentire.
E’ stato rintracciato in viale Caravaggio, a Fiumicino, nei pressi del centro commerciale la sera del 24 aprile.
Secondo quanto ricostruito poi anche da “Pomeriggio Cinque” il giovane, che ha 22 anni ed è originario di Corato, in provincia di Bari, aveva fatto perdere le proprie tracce in tutti questi mesi finché non è stato notato dai vigilantes, insospettiti da alcuni suoi atteggiamenti. Le guardie gli hanno chiesto così il nome.
“Quando ci ha detto che si chiamava Vincenzo, abbiamo capito che si trattava proprio di lui perché la stessa mattina aveva chiesto a un collega di fare una telefonata a casa”, ha raccontato un addetto alla sorveglianza al programma tv “Pomeriggio Cinque”.
Sul posto sono arrivati poi i volontari dell’associazione Penelope e i carabinieri.
Sono stati mesi di silenzio e preoccupazioni. Non erano giunte segnalazioni e la famiglia continuava a cercarlo senza sosta. Poi, finalmente, l’arrivo e l’avvistamento a Fiumicino.
Nella mattinata, inoltre, aveva chiamato la mamma al telefono. Una prima luce che si era accesa, quindi, nel buio completo di questi mesi di assenza da casa.
Tra le ipotesi del tragitto percorso nel ritorno a casa si è parlato anche di un bus che da Livigno avrebbe dovuto portarlo in un altro comune della provincia di Sondrio. Da qui a Milano e forse a Bari.