Levatacce all’alba, partite, trasferte nazionali e internazionali e in mezzo tanto studio. Il capitano della SIS Roma e pilastro del Sette Rosa di pallanuoto, Domitilla Picozzi, ha realizzato il gol più bello all’Università Cattolica, dove si è laureata in Medicina e Chirurgia con la votazione di 110 e lode.
Il capitano del Sette Rosa Domitilla Picozzi segna il gol più bello ma pensa già ai prossimi Giochi di Parigi
Abbiamo incontrato l’atleta all’ingresso di una palestra dell’Infernetto dove si allenano le ragazze della formazione giallorossa.
“Ho discusso una tesi in Medicina d’urgenza che è il reparto che poi ho frequentato negli ultimi anni -dice Domitilla- ed è una delle specializzazioni che potrei prendere in considerazione per il mio futuro professionale. È stata una bellissima emozione perché comunque è stato un cammino lungo e difficile, questo non lo si può negare, però anche molto bello. Ho avuto tanti amici e la mia famiglia che mi hanno aiutato a raggiungere questo obbiettivo e devo dire mi sono anche divertita ed è stato il coronamento di un bellissimo percorso”.
Conciliare l’attività sportiva a grandi livelli con quella universitaria è dunque possibile.
“Quello che dico sempre è che si può fare, cioè volere è potere. Poi ci sono dei momenti anche molto complicati che ho passato e in cui mi sono chiesta ma devo veramente prendere questa strada? Anche nei momenti più complicati si vede quella luce che ti fa capire che si può arrivare al traguardo”.
Ti sei laureata proprio alla vigilia della fase cruciale della stagione. I prossimi obiettivi con la SiS Roma sono la Coppa Italia e il raggiungimento dei play-off Scudetto, poi in estate volerai con il Sette Rosa a Parigi per le Olimpiadi.
“È un bellissimo momento perché stanno arrivando tante soddisfazioni, la qualificazione olimpica, la laurea, adesso arriva la parte clou del campionato, appunto, quella più divertente, dove poi il lavoro che abbiamo fatto prima va messo a frutto. Il fatto di essermi laureata da poco mi dà anche quell’entusiasmo in più. Quella libertà di concentrarmi e di godermi a pieno questo momento. Quindi io spero che il 2024 continui a essere un anno così bello e lavoriamo per questo”.
Sono vent’anni che l’Italia non vince un oro alle Olimpiadi, lo sai?
“Lo so, lo so, sono scaramantica. Non diciamo niente, però assolutamente quando si arriva a uno di questi eventi l’obiettivo è sempre più il grande, quindi lavoriamo a testa bassa, ma insomma, con quello ben fisso in mente”.