Alle porte di Roma, nella notte del sabato 16 marzo appena trascorso, verso le 22.30, due uomini sono stati trovati morti e un terzo che era con loro in macchina è gravemente ferito e ricoverato in codice rosso a seguito di un grave incidente, avventuo per cause ancora da accertare, nel quale l’auto sulla quale viaggiavano, una Bmw risultata rubata, si è ribaltata e distrutta.
Due uomini sono morti ed un terzo è rimasto gravemente ferito e ricoverato in codice rosso. Il giallo degli arnesi da scasso trovati nel cofano dell’auto carbonizzata
L’incidente è avvenuto nel tratto stradale di via Casilina in direzione Anagni-Colleferro, nell’hinterland della provincia di Roma, nel territorio del comune di Segni.
La potente auto di marca tedesca, un “bolide” di colore nero risultato rubata, aveva a bordo i tre uomini, tutti di nazionalità albanese e con precedenti reati contro il patrimonio e per cause sconosciute la macchina ha perso aderenza ed è sbandata, probabilmente a causa della velocità elevata.
Si teme che fossero inseguiti da qualcuno o avessero appena compiuto un blitz.
Dunque come spesso accade in casi come questo oltre a risalire alle cause del decesso – se ci possa essere stata una distrazione, o il guidatore fosse al volante drogato o ubriaco – si cercherà di capire soprattutto se l’auto in questione sia stata usata per compiere reati sia ieri che in precedenti occasioni.
Due degli occupanti, a causa del violentissimo impatto avvenuto all’altezza del chilometro 52.500 della via Casilina, sono tutti morti sul colpo e l’auto ha preso anche fuoco dopo essere uscita di strada, carbonizzandosi.
Sul posto per spegnere l’incendio e rimuovere i corpi da dentro la vettura e spostarla dalla sede stradale, sono arrivati in massa i pompieri di Palestrina e Colleferro, insieme all’Ares 118 con il personale medico che constatava immediatamente il decesso di due dei tre passeggeri.
Il terzo, albanese e con precedenti come gli altri due occupanti della Bmw, è invece rimasto gravemente ferito e ricoverato dapprima al vicino ospedale di Colleferro e poi trasferito d’urgenza a Roma al policlinico di Tor Vergata e resta in pericolo di vita.
A far capire che le intenzioni dei tre non erano certo “pulite” sono stati i vari arnesi da scasso trovati nel cofano dell’auto, tutto materiale sequestrato dai carabinieri, mentre le salme dei due morti sono state portate alla camera mortuaria di Tor Vergata a Roma e messe a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Qui, grazie all’analisi delle improte digitali, è stato possibile scoprire le identità delle persone decedute: è confermato che si tratta di albanesi da tempo residenti a Roma e con già a loro carico precedenti reati contro il patrimonio.
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