E’ stato aperto, dopo un lungo iter amministrativo iniziato quattro anni fa su iniziativa del Consorzio di Casal Palocco, il cantiere di lavori per il rifacimento dell’anello stradale interno in gran parte ormai non più transitabile a causa delle pessime condizioni dell’asfalto. Una superficie simile a un campo da motocross devastato dalle buche e dall’azione di sollevamento esercitata dai pini situati al centro delle due carreggiate di via Alessandro Magno e di Viale Gorgia di Leontini.
Dopo la sostituzione di 24 chilometri di pavimentazione con sanpietrini i lavori proseguiranno per la fresatura dell’asfalto
I mezzi e le squadre di intervento sono entrati in azione su viale Gorgia di Leontini all’altezza dell’incrocio con la rotonda con via di Casal Palocco. Si tratta del primo step di un cronoprogramma destinato a protrarsi per 180 giorni, anche se la determinazione pubblicata dai vigili urbani del X Gruppo Mare di Ostia prevede contestuali modifiche alla viabilità soltanto sino al prossimo 12 giugno.
“Finalmente ci siamo, dopo una battaglia durata quattro anni siamo riusciti a far approvare dal X Municipio un intervento che entra a pieno titolo tra le priorità destinate a risolvere un problema di assoluto rilievo per il territorio che rappresentiamo ed è con piena soddisfazione che siamo riusciti nell’intento di far ripristinare una circolazione stradale ormai compromessa” dice Fabio Pulidori, presidente del Consorzio di Casal Palocco che riunisce gli abitanti della zona.
Il finanziamento dell’intervento, pari a circa quattro milioni e mezzo di euro, sarà interamente a carico del bilancio dell’amministrazione municipale nel cui ambito rientra anche la responsabilità di manutenere le strade del quartiere che sono di proprietà pubblica.
“Mi auguro -aggiunge Polidori- che, nonostante l’imponenza delle opere da realizzare, i lavori durino anche meno dei sei mesi previsti dal capitolato d’appalto che è stato assegnato al ribasso in fase di aggiudicazione e che, come primo step prevede la sostituzione dei cigli stradali realizzati con una pavimentazione fatta di sampietrini”.
Sostituzione che, solo apparentemente, potrebbe sembrare un gioco perché l’anello da rifare è lungo sei chilometri e, considerando che le carreggiate sono due e che, per ciascuna di esse i cigli stradali sono uno per lato, si arriva a dover intervenire su una massicciata pari a una lunghezza complessiva di 24 chilometri.
In seconda battuta si procederà alla fresatura dell’asfalto per eliminare gli avvallamenti provocati dalle alberature fino a ricoprire il tutto con il nuovo massetto.
Solo in una seconda fase e una volta verificato l’eventuale pericolo rappresentato dall’indebolimento delle radici dei pini si valuterà l’opportunità di abbatterne alcuni. Non pochi, forse una sessantina come previsto dai sondaggi effettuati prima che fosse pubblicato il bando per l’assegnazione dell’appalto ma che sono stati al centro di una forte ondata di proteste da parte delle associazioni ambientaliste che annunciarono alcuni mesi fa la presentazione di ricorsi per bloccare l’inizio dei lavori e la conseguente rimozione degli alberi dal grande ombrello (leggi qui).
Una fase critica superata dalle verifiche effettuate sulla base dei pareri pronunciati dagli specialisti in agronomia su richiesta del Consorzio e degli uffici locali competenti.
“Siamo spettatori importanti di lavori che siamo riusciti a ottenere superando, con tenacia, tutti gli ostacoli che si frapponevano all’apertura del cantiere” chiosa Fabio Pulidori.
Le modifiche alla viabilità previste nella delibera varata dal X Municipio
Intanto restano in vigore modifiche alla viabilità previste dal X Municipio fino al prossimo 12 giugno. Su entrambe le strade sarà in vigore un divieto di transito, eccetto residenti e aventi diritto, e un divieto di sosta con rimozione.
E’ inoltre previsto che le lavorazioni siano effettuate a tratti compresi tra due intersezioni consecutive.
I residenti (e gli aventi diritto) potranno accedere alle parti situate a monte dei tratti chiusi adottando le dovute cautele, e in accordo con la direzione lavori e l’impresa esecutrice, dei lavori, che ne stabilirà le modalità di accesso e transito.
I tratti interessati dalle lavorazioni saranno chiusi a valle con apposite barriere. Dovranno comunque essere garantiti gli accessi ai passi carrabili individuati dal cartello autorizzativo e la fruizione dei posti disabili (leggi qui).
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