Strage di Cisterna, l’addio a Nicoletta e Renée. Il parroco: “Infangato il nome dell’amore”

A dare l'addio a mamma e figlia assassinate duemila persone. L'omelia di don Paride

Funerali di Nicoletta Zomparelli e RenÈe Amato, rispettivamente madre e figlia, vittime del femminicidio accaduto il 13 febbraio scorso a Cisterna di Latina, 22 Febbraio 2024. ANSA/DAVID NICOLO'

L’amore infangato che uccide e l’amore che salva. E il dolore che sembra non lasciare scampo. Oggi per Cisterna di Latina è stato il giorno dell’addio a Nicoletta Zomparelli e di sua figlia Renée Amato, le due donne di 49 e 19 anni uccise il 13 febbraio da Christian Sodano, il finanziere fidanzato dell’altra figlia Desirée nella villetta di via Monti Lepini. Tra la chiesa e la piazza quasi duemila persone.

A dare l’addio a mamma e figlia assassinate duemila persone. L’omelia di don Paride

Occhiali scuri e cappuccio del giubbotto calato sul viso, Desyrée in lacrime e distrutta dal dolore, al fianco del papà, è entrata in chiesa dietro alle bare della mamma e della sorella.

Un funerale straziante, in cui si è parlato tanto di amore. Dell’amore di una mamma e di una sorella uccise mentre accorrevano in aiuto a Desirée. E del finto amore quello del possesso, del controllo, addirittura della morte esercitato dal finanziere che si è trasformato in killer per annientare una ragazza e la sua famiglia.

L’omelia

Oggi siamo qui, purtroppo, perché ancora una volta non si è riuscito a capire che cosa significhi amare. Siamo qui perché è stato infangato il nome dell’amore con tutto ciò che amore non è: possesso, assenza di libertà, controllo… e addirittura negazione della vita, ha detto durante l’omelia il parroco don Paride Bove.

Ma siamo qui, in questa chiesa soprattutto per un altro motivo: perché vogliamo che sia il vero amore a muoverci. Sicuramente l’amore per le nostre Nicoletta e Renée, che sono diventate sorelle e amiche non solo delle persone che hanno avuto il dono di conoscerle, ma per tutta la nostra città, anch’essa fortemente colpita e ferita.

Vogliamo lasciarci muovere dall’amore che ha caratterizzato Nicoletta e Renée che davanti a chi non sa amare hanno dimostrato il vero senso dell’amore che sempre difende e custodisce la vita. Nicoletta e Renée hanno scelto di stare dalla parte dell’amore e questo è un grande esempio per tutti noi”. Sono morte per salvare Desirèe quando lo hanno sentita in pericolo, lascia intendere il parroco.

Il sacerdote, rinnovando il dolore della comunità, aggiunge sconsolato: “Tutto è successo alla vigilia di una festa importante: San Valentino”.

Le vittime del duplice omicidio di Cisterna di Latina
Le due vittime: Nicoletta Zomparelli e la figlia Renée Amato