Freddato davanti all’asilo a Magliana, svolta nell’omicidio di Andrea Gioacchini: 3 arresti. Killer e mandanti

L'omicidio a colpi di pistola davanti all'asilo della figlia: fermati i presunti mandati e killer

Andrea Gioacchini

Svolta nell’omicidio di Andrea Gioacchini, il 34enne freddato a colpi di pistola cinque anni fa alla Magliana davanti all’asilo dove aveva appena accompagnato la figlioletta. Gli uomini della Dia in collaborazione con Carabinieri e Polizia hanno fermato tre uomini, su esecuzione di un mandato firmato dalla Dda capitolina. In manette i due presunti mandanti e il killer assoldato.

L’omicidio a colpi di pistola davanti all’asilo della figlia: fermati i presunti mandati e killer

Gli arrestati sono Ugo Di Giovanni, 67 anni, ritenuto mente del piano, Emiliano Sollazzo, 36 anni, sua spalla, e Fabrizio Olivani, 61 anni, l’uomo che avrebbe sparato. Contestato l’omicidio premeditato e pluriaggravato e il possesso di armi.

Una esecuzione quella di Gioacchini, noto come Barbetta, su cui gli investigatori non hanno mai smesso di indagare battendo più piste tutte legate alla criminalità di calibro romana. Gioacchini potrebbe aver pagato con la vita uno sgarro.

L’esecuzione in pieno giorno

Era il 19 gennaio del 2019. Andrea Gioacchini, 34 anni, aveva appena accompagnato la figlioletta a scuola, all’asilo ‘Mais e Girasole’ di via Castiglion Fibocchi alla Magliana, quando un uomo in sella ad uno scooter lo ha affiancato e ha sparato quattro colpi di pistola di cui quasi a bruciapelo in testa.

Gioacchini era in macchina, una Toyota Yaris, assieme alla compagna, rimasta sotto choc.

Trasferito d’urgenza al pronto soccorso dell’ospedale San Camillo, l’uomo è morto pochi minuti dopo il suo arrivo.

La scena è avvenuta in pieno giorno, tra gli sguardi dei passanti e dei genitori che accompagnavano i piccoli a scuola.

Pregiudicato, con alle spalle denunce e arresti per usura, rapina, detenzione d’armi, estorsione, lesioni personali, Gioacchini era uscito da pochi giorni dal carcere.

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I ruoli e il piano

A pianificare l’omicidio secondo la ricostruzione degli inquirenti sarebbero stati Di Giovanni e Sollazzo. In qualità di mandanti avrebbero procurato lo scooter e l’arma a Olivani, ospitato tra l’altro nella loro casa nei giorni precedenti al delitto.

Un omicidio studiato e pianificato secondo le contestazioni e messo a punto a pochi giorni dalla scarcerazione della vittima.

L’aggravante

Contestata anche l’aggravante di aver commesso il fatto avvalendosi della forza di intimidazione del vincolo associativo e della condizione di assoggettamento e di omertà che ne deriva avendo commesso il fatto con modalità in concreto idonee ad evocare l’agire mafioso e ad affermare la supremazia criminale nel quartiere romano della Magliana.

Alle indagini guidate dagli investigatori della Dia, la direzione investigativa antimafia, e coordinate dalla Dda, la direzione distrettuale antimafia di piazzale Clodio, hanno partecipato gli uomini della Squadra Mobile di Roma e del Nucleo investigativo dei carabinieri.

Freddato davanti all'asilo a Magliana, svolta nell'omicidio di Andrea Gioacchini: 3 arresti. Killer e mandanti 1
Gli uomini della Dia al lavoro per l’omicidio Gioacchini assieme ai colleghi dei carabinieri e della Polizia di Stato

Si precisa che gli indagati possono essere ritenuti colpevoli solo in seguito a sentenza irrevocabile della Cassazione. E che quindi in questa fase prevale la presunzione innocenza.