Il santuario di Serapide era stato sottoposto ad un lungo intervento di restauro. Da qualche giorno il pubblico può accedere nuovamente. Un bel regalo di Natale per tanti appassionati di archeologia che, d’ora in poi, potranno visitare nuovamente questo importante luogo, che si trova all’interno della città romana di Ostia Antica.
Il santuario di Serapide fa parte di un più vasto complesso ed era stato sottoposto ad interventi di restauro
Il Serapeum ha riaperto alla fruizione del pubblico. Il santuario, e tempio di Serapide, fa parte di un complesso più vasto, che comprende nella parte nord anche il caseggiato di Bacco e Arianna e un secondo edificio nell’area sud, che venne trasformato in età tarda in una domus.
Le funzioni del complesso, visitabile all’interno della città romana di Ostia Antica, da quanto si può dedurre erano sia legate al culto dei sacerdoti di Serapide che residenziali e di ospitalità.
A condurre il restauro è stata la squadra Ales in forza al Parco. Inizialmente gli interventi, come viene spiegato direttamente dal Parco archeologico attraverso il proprio sito, hanno riguardato la “ricomposizione e il consolidamento delle cortine dei lati N, W e S del tempio, il consolidamento e la realizzazione delle creste murarie dei muri e dei contrafforti del lato S, la ricomposizione del basamento del portico S e parte di quello N, la stuccatura del fronte E del podio del tempio, la risarcitura delle lacune nel pavimento in lastre di marmo del portico S”.
Nel mese di ottobre gli interventi nel Serapeum si sono conclusi. Consolidata la scala del tempio, le murature e le strutture esterne al perimetro del complesso. Interventi anche sulla pavimentazione mentre il lavoro più impegnativo ha riguardato la scalinata di accesso al tempio, di cui si conserva solo il nucleo in muratura, che risultava ricoperta di vegetazione e terra.
Il culto della divinità Serapide si diffuse a Roma associato a quello di Giove. Come viene riportato sui Fasti Ostiensi il tempio venne inaugurato il giorno del compleanno dell’imperatore Adriano, il 24 gennaio del 127 d.C..
Grazie al ritrovamento dell’iscrizione dedicatoria Iovi Serapi non esistono dubbi in merito alla divinità a cui era stato dedicato questo tempio.