Nel Comune di Pomezia, sindaco e consiglieri di maggioranza e opposizione, si sono uniti per sostenere attivamente la causa di centinaia di lavoratori dello stabilimento Fiorucci di Santa Palomba, coinvolti nell’iter di licenziamento avviato dallo storico marchio italiano agroalimentare.
In queste ore, dall’annuncio del 30 novembre scorso della volontà della prima cittadina di intraprendere un’azione per fermare questa procedura che sta per mandare a casa almeno 200 impiegati, la sindaca Veronica Felici e i consiglieri comunali, si sono riuniti in modalità straordinaria per deliberare una mozione concordata anti licenziamento.
Consiglio straordinario a Pomezia sulla crisi della Fiorucci e l’esubero di oltre 200 dipendenti. Sindacati: “La realtà è drammatica”
E’ stata votata ieri all’unanimità in un consiglio straordinario del Comune di Pomezia la “mozione sulla crisi aziendale di Fiorucci S.p.A. e i licenziamenti di oltre 200 lavoratori”.
Un documento che finalmente ufficializza la posizione contraria della Pubblica Amministrazione sulla decisione della Fiorucci Spa di licenziare oltre 200 dipendenti, considerati in esubero nello stabilimento di Santa Palomba, che ricade nel territorio pometino.
Da questo momento secondo la legge, potranno concretizzarsi di fatto tutte le iniziative che la sindaca Felici aveva annunciato di voler intraprendere alla fine del mese di novembre, intanto per riavviare ogni tentativo di confronto tra le parti e garantire nel caso di un inevitabile licenziamento, almeno le procedure degli ammortizzatori sociali.
Nell’atto approvati dal Consiglio, è intanto chiara da parte di tutti un’azione comune di indirizzo sulla questione che coinvolge giocoforza tutta la comunità, e che potrà organizzare attività collegate e disciplinare procedure e adempimenti dell’amministrazione nei confronti dei lavoratori e della stessa azienda.
L’azienda non avvierà le procedure degli ammortizzatori sociali
L’impegno formale dell’amministrazione, già espresso nei giorni scorsi per cercare di trovare una soluzione ai tagli che la nuova proprietà dell’azienda vuole applicare, sono stati dunque messi sul tavolo di una riunione nell’Aula Magna del complesso Selva dei Pini a cui ha partecipato anche una rappresentanza dei lavoratori.
La situazione non rosea è stata presentata in sede di consiglio dai rappresentanti sindacali e le RSU, che hanno illustrato un dramma imminente per i lavoratori che per inciso non arrivano nemmeno all’età pensionabile, con una media piuttosto elevata di under 50.
Sarebbe la stessa azienda secondo quanto riferito dalle sigle sindacali a non voler avviare le procedure degli ammortizzatori sociali, tradendo quel patrimonio di tradizioni e di storia condivisa con gli impiegati che hanno trasformato Santa Palomba in un importante polo industriale e logistico.
“È doloroso constatare che proprio nelle festività natalizie, oltre il 50% della forza lavorativa, composta per lo più da persone over 50, veda minacciato il proprio sostentamento – ha dichiarato la Sindaca Felici –. Anche chi resta, circa 200 dipendenti, si trova di fronte a un nuovo anno carico di incertezze, consapevole di dover sostenere il peso della gestione di uno stabilimento ancora dimensionato per una forza lavoro molto maggiore rispetto a quella attuale”.