Il documentario “Punta Sacra” di Francesca Mazzoleni, storia di resistenza all’Idroscalo, ha vinto il premio per la Miglior Regia al festival di Annecy, che si è tenuto nell’omonima cittadina francese dal 21 al 27 settembre. Il titolo del film prende il nome dall’ultimo triangolo di spazio abitabile alla foce del Tevere: le persone che ci vivono lo chiamano Punta Sacra.
Il film racconta la vita della comunità dell’Idroscalo di Ostia, oggi composto da 500 famiglie. Su tutte, quella di Franca, a capo di una famiglia completamente al femminile, narratrice e motore delle storie che rendono vivo quel lembo di terra. Un racconto fra realismo e proiezioni nell’immaginario, fra nostalgia ed inevitabile pragmatismo. E un desiderio su tutto: poter continuare a vivere in quel luogo, che per loro è casa. “Punta Sacra è un film che parla di resistenza, di lotta per i propri diritti, per la casa e per la difesa della propria appartenenza, in un pezzetto di terra che sta a pochi chilometri dal centro della città in cui vivo” riassume la regista Francesca Mazzoleni.
La regista, nata a Catania nel 1989, ha realizzato nel 2018 il suo primo lungometraggio per il cinema, “Succede”, tratto dall’omonimo romanzo di Sofia Viscardi, prodotto da Indigo Film e Warner Bros Italia.
Di fronte alla situazione sanitaria, il festival di Annecy si è reinventato e quest’anno ha proposto una formula ibrida con un’offerta cinematografica nelle sale, a cui si aggiungono altre proiezioni gratuite in streaming accessibili in Francia e in Svizzera grazie a una piattaforma online. L’immagine simbolo impiegata per la sezione italiana richiama fortemente “Punta sacra” con in piano il volto stilizzato di una donna riconoscibile nella protagonista Franca Vannini e sullo sfondo una distesa d’acqua, verosimilmente il Tevere.
A maggio scorso al docufilm di Francesca Mazzoleni era stato attribuito il premio “Sesterce d’Or La Mobilière” come miglior film a Visions du Réel, uno dei più importanti festival internazionali dedicati al genere documentario che ha sede a Nyon in Svizzera.