Guarda al futuro il Maker Faire Rome. Tra le proposte un tavolo che all’occorrenza diventa un rifugio antisismico, biosfere, macchinari intelligenti, passeggiate sulle nuvole, robot umanoidi e un’applicazione che intercettando per strada cumuli di spazzatura diventa un gioco interattivo.
Il Maker Faire presenta alla Fiera di Roma le nuove forme di futuro: i dettagli
E’ qui che arte e tecnologia si incontrano per disegnare nuove forme di futuro.
L’arte e tecnologia sono, infatti, i pilastri del Maker Faire Rome, uno dei piĂą importanti eventi di tecnologia e creativitĂ al mondo in corso fino all’intera giornata di oggi 22 ottobre negli spazi della Fiera di Roma.
Seicento i maker protagonisti dei 7 padiglioni dell’XI edizione della Maker Faire Rome che si aperta con un eccezionale ondata di pubblico venerdì.
I visitatori, sperimentando in prima persona, possono qui comprendere e toccare soluzioni innovative, servizi e prodotti, dall’eolico alla fusione a confinamento magnetico, passando per i biocarburanti, il car sharing e il riciclo delle plastiche.
Camminare nel cielo
Al centro dello spazio espositivo di Eni è presente un’istallazione interattiva con cui avere la sensazione di camminare nel cielo, in mezzo alle nuvole, invitando i visitatori a ‘guardare le cose con occhi nuovi, cambiando così le proprie prospettivè. Alla Maker Faire Eni racconta la propria idea di energia e un percorso di decarbonizzazione verso la neutralitĂ carbonica al 2050 fatto di soluzioni concrete e tra loro complementari – ‘To Zero Together’.
Temi esplorati a 360 gradi come l’Intelligenza Artificiale, fino ai sogni di Mattia Barbarossa, il piĂą giovane imprenditore aerospaziale del mondo, oppure i robot umanoidi realizzati da Hiroshi Ishiguro, dell’UniversitĂ di Osaka.
“Tutti noi siamo innovatori perchĂ© tutti hanno in mente qualcosa che ancora non esiste – ha detto Lorenzo Tagliavanti, Presidente della Camera di Commercio di Roma, alla conferenza del Maker Faire – E siamo convinti che la base dell’innovazione sia il dialogo e il confronto come quello che avviene alle Maker in cui tutti possono dialogare con maker e innovatori“.
A prendere la scena d’apertura sono però stati due artisti: Giuseppe Morello e Karim Randè, artista circense disabile, protagonisti di una performance che ha messo insieme arte e tecnologia ideata dalla Fondazione Nazionale della Danza Aterballetto con il centro di ricerca Sony Cls.
“Siamo fatti di corpo e mente e la nostra essenza è trasmettere emozioni“, ha detto Ken Endo, ricercatore del centro di ricerca Sony CSL.
L’innovazione è ricerca applicata al miglioramento delle nostre vite e quel che sta avvenendo in questi anni nel mondo delle protesi ne è una delle piĂą fulgide espressioni: fino a poco tempo fa le protesi erano oggetti pesanti e poco flessibili, in questi anni sono radicalmente cambiate trasformando in meglio la vita di chi ha disabilitĂ .
“In questo caso – ha detto Randè – ci siamo spinti oltre usando per la prima volta nella danza le protesi piĂą innovative usate anche nella corsa di velocitĂ . Dispositivi che mi permettono di fare finora impossibili“.
Foto e video Marco Simoni