Roma: ha dell’incredibile quello che è stato scoperto dalle forze dell’ordine durante l’episodio che ha portato all’arresto di un cittadino italiano, romano, di 51 anni, che da tempo affittava in nero, abusivamente, alcuni locali di proprietà dell’Ater, disabitati, e chi non pagava veniva minacciato dall’uomo con un’affilatissima daga.
L’uomo, un romano di 51 anni affittava in nero e senza averne diritto alcuni locali disabitati di un palazzo Ater a dei senza fissa dimora
La polizia di stato è intervenuta alla fine delle indagini su richiesta e impulso della Procura della Repubblica di Roma, con gli agenti che hanno eseguito la prevista ordinanza di custodia cautelare in carcere, ammanettando il 51enne romano.
Ora l’uomo è indagato in quanto gravemente sospettato dei reati di estorsione e atti persecutori nei confronti di 2 persone.
L’operazione è stata portata a termine dagli agenti della Polizia di Stato del commissariato Colombo, dopo mesi e mesi di rilievi, dato che le indagini su questa vicenda sono iniziate nel luglio dello scorso anno, nel 2022, terminando solo di recente.
Nel dettaglio, il 51enne arrestato e indagato, era solito, come ricostruito dal quadro accusatorio degli inquirenti, affittare in nero e senza avere alcun titolo alcuni locali sfitti presenti in un palazzo di proprietà dell’Ater ad alcuni senza fissa dimora, pretendendo un canone mensile e poi un compenso settimanale.
L’indagine ha avuto inizio lo scorso 27 giugno grazie ad un primo intervento fatto sul posto da una “Volante” della polizia che ha iniziato a “scavare” riguardo a questi crimini per una denuncia fatta da un uomo che era stato ferito a colpi di daga, con una lama lunga 44 centimetri poi trovata e sequestrata, appartenente all’indagato.
Oltre a quella ferita, la vittima di estorsione, un senzatetto, era stato massacrato di botte riportando anche una frattura delle ossa nasali, una ferita lacero contusa ed un trauma massiccio facciale con una prognosi di 25 giorni, tutto refertato in ospedale.
Decisivo impulso è stato dato alle indagini, permettendo di “incastrare” il 51enne estortore, grazie ad un video girato tramite il proprio cellulare da uno dei due aggrediti e dalle loro denunce.
L’uomo era sempre presente, quasi ogni giorno per oltre 1 anno, davanti la porta d’ingresso del palazzo per picchiare e ferire chi non pagava, minacciandoli con l’arma bianca in questione.
L’indagato è stato ora incarcerato, ma ricordiamo ai nostri lettori che in questi casi le persone indagate, sospettate, arrestate o messe in stato di fermo o denunciate, vanno sempre ritenute come presunte innocenti, in attesa delle prove che si formeranno nel corso del processo e di una definitiva sentenza irrevocabile di condanna, perchè ci si trova ancora nella fase delle indagini preliminari.
Recentemente, giusto oggi, sabato 21 ottobre, vi abbiamo raccontato di un altro arresto per estorsione, con due giovani egiziani che sono stati ammanettati per aver cercato di recuperare il cellulare rapinato a un uomo chiedendogli del denaro.
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