E’ stato un pronto soccorso alberi quello di Leonardo Perronace, chiamato con urgenza per intervenire su un enorme problema di afidi che stava devastando decine di alberi piantati 30 anni fa. Per l’esperto di verde urbano, già noto per aver ideato e sperimentato con successo, diverse terapie antiparassitario tra cui quella contro il punteruolo rosso delle palme, la migliore occasione per testare un nuovo efficace mix di trattamenti tutti naturali, che si avvale perfino delle collaborazione delle coccinelle. I dettagli.
Oggi cura del verde significa trattamenti integrati naturali. L’esperto: “Per dare il colpo di grazia ai parassiti, ci affidiamo anche alle coccinelle”
Erano letteralmente invasi dai parassiti i bellissimi Liriodendron tulipifera che stavano rischiando di morire e ridurre l’ambiente circostante in una paesaggio funereo, caratterizzato dal color cenere, in un piccolo comune in provincia di Frosinone.
Un problema che ha spinto l’amministrazione comunale a contattare l’esperto Leonardo Perronace, per salvare da una parte il verde pubblico e dall’altra l’economia locale, in forte disagio per la fumaggine creata dall’azione dei parassiti su questi giganti verdi, a ridosso delle case e della attività commerciali.
“Come nel caso della cocciniglia – spiega Perronace – questi parassiti succhiano la linfa ed espellono la cosiddetta melata, la sostanza zuccherina che macchia dappertutto, quando sopra vi arriva la fumaggine che copre tutto di nero. Il primo intervento che fu tentato è stato quello di un’endoterapia, seguito poi da una capitozzatura, un taglio drastico e scriteriato dei rami che aveva reso gli alberi più simili a degli attaccapanni”.
Quando l’esperto del verde è arrivato nel Comune, la situazione degli afidi peraltro non era affatto scemata: “Sono ripartito da capo – rivela l’esperto – dapprima con l’endorerapia nel fusto per abbattere gli afidi, e poi con delle sostanze colloidali naturali che vanno sulle foglie e non fanno respirare gli afidi. Un sistema con cui li abbiamo imprigionato ed eliminati, utilizzando quella che è in sostanza un’azione meccanica e non chimica“.
In ambiente urbano dunque nessuna scusa, basta insetticidi come ormai impone la legge, mentre è un si ai trattamenti e repellenti naturali, come quello che come spiega l’esperto è addirittura capace di distruggere la pellicola di protezione degli afidi e far si che il calore del sole pensi a fare il resto.
“Due volte l’anno poi – aggiunge Perronace -, ci mettiamo nelle “mani” delle coccinelle, e le disponiamo sulle foglie. Loro che sono delle gran divoratrici di afidi, eliminino in breve tempo tutti gli ultimi parassiti presenti dopo i trattamenti. Insomma danno quel colpo di grazie finale per gli invadenti parassiti che è risolutivo”.
“Oggi cura delle piante – conclude il botanico – significa necessariamente trattamento integrato. Una volta si passava il DDT e si chiudeva la pratica, oggi invece servono diversi passaggi e se serve anche la ricerca di altre strade per raggiungere magari lo stesso risultato ma nel rispetto dell’ambiente”.
Questo risultato, oggi è visibile nella piante sane, che i cittadini oggi apprezzano al punto tale da preferire la loro ombra senza il rischio dei parassiti, agli ombrelloni dei dehor. Una vittoria per il verde, e per il paesaggio urbano in cui gli alberi hanno recuperato la loro bellezza, dignità ed anche un’ulteriore significativa funzione di protezione dal sole.