La forza dei social: il fotografo Ferdinando Mezzelani cerca la dottoressa che gli ha salvato la vita. E la trova

Il celebre fotografo ha fatto di tutto per sapere nome e cognome della dottoressa dell'Esercito che con una manovra miracolosa gli ha salvato la vita 

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Canaledieci.it

Roma: Ferdinando Mezzelani se l’è vista brutta, a seguito dell’incidente che lo ha visto coinvolto lo scorso lunedì 10 luglio, quando il celebre fotografo del Coni, collaboratore, tra le altre, di varie testate giornalistiche prestigiose come il Messaggero, era stato travolto nei pressi di via di Malafede, direzione Roma, da un bus della linea 709 mentre l’uomo era in sella alla sua moto. Uno scontro durissimo che ha polverizzato il suo “due ruote”, una Bmw RT, ma che soprattutto gli è costato l’amputazione di parte di una gamba e poteva costargli la vita. Salvo per un soffio dopo il ricovero d’urgenza al San Camillo. Ma non è finita qui.

Il celebre fotografo ha fatto di tutto per sapere nome e cognome della dottoressa dell’Esercito che con una manovra miracolosa gli ha salvato la vita

Già, perchè nel frattempo, Mezzelani, non appena ripresosi, tramite un messaggio su facebook, è riuscito a sapere nome e cognome della dottoressa dell’Esercito che con una manovra rapida ha impedito che morisse dissanguato: una mossa rapida da parte della donna che era sul posto, eseguita alla perfezione e in pochi secondi.

Si tratta del capitano Francesca Antonini, medico in servizio presso il policlinico militare Celio di Roma.

La dottoressa gli ha slacciato la cintura e gliel’ha serrata con forza avvolgendola sulla gamba, frenando con successo l’emorragia alla gamba.

“Quando uscirò la troverò,questo il primo messaggio di ringraziamento di Mezzelani alla dottoressa, che per molti giorni è riuscita a restare anonima la vita me l ‘ha salvata un’anonima Dottoressa  Dell’Esercito , che si è fermata,  mi ha tolto la cintura e mi ha stretto la gamba come una randa.Sarei morto dissanguato ,visto come sono arrivato in ospedale. Trovare le parole giuste per ringraziarla è impossibile. Scendono le lacrime. Orgoglio Italia”

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Foto fonte pagina facebook Fernando Mezzelani

Oggi, domenica 16 luglio, Mezzelani pubblica un altro messaggio sullo stesso social e spiega di essere riuscito a sapere l’identità della dottoressa che, di fatto, è stata il suo angelo custonde: “Lo straordinario affetto che gli avete dimostrato ci ha fatto vincere, il nome della Dottoressa che mi ha salvato, è il Capitano Francesca Antonini, medico ortopedico in servizio al Celio, Orgoglio Italia”.

“Dovete sapere conclude Mezzelani – che le donne ortopedico sono rare, perché è un lavoro da uomini. La differenza tra la mia vita ed il mio l’ha fatta Lei. Mi ha bloccato la gamba come bere un caffè, è rientrata in ufficio , e neanche ha detto perché aveva fatto tardi, dicendo solo “ho avuto un problemino sulla Colombo”.Le lacrime scendono a catinella. Premiatela, premiatela Premiatela. Viva l’Italia, abbiamo un Capitano Magico”.

Ferdinando Mezzelani, il fotografo sportivo tra i più celebri d’Italia: la sua carriera in breve

Mezzelani, fotografo del Coni e fino agli inizi del 2000 anche operativo per il Messaggero, 59 anni, è un “re della fotografia” tra i più importanti d’Italia, basti pensare che è sua la foto di capitan Fabio Cannavaro che nel 2006 alza la Coppa del Mondo di Calcio appena vinta ai Mondiali di Germania

Mondiali, grandi eventi, tornei top di tennis, tantissime kermesse sportive prestigiose per decenni sono state fotografate da Mezzelani, fenomenale nel trovare Vip nelle tribune degli stadi di mezzo mondo e il primo a scoprire la liason amorosa tra l’ex indimanticato capitano e attaccante della Roma Francesco Totti e l’attuale compagna Noemi Bocchi, paparazzata sugli spalti assieme all’ex numero 10 giallorosso, e tutto questo mentre era ancora il marito di Ilary Blasy. Mezzelani ama molto andare in moto, una passione che, la mattina del 10 luglio scorso, poteva costargli carissima.

La telefonata con il suo “angelo custode”

In serata Ferdinando Mezzelani riesce anche a parlare telefonicamente con il capitano Francesca Antonini che gli ha salvato la vita. E così commenta quel momento sui social. “Le lacrime ormai non scendono più , dopo 30 minuti di telefonata con Il Capitano Super Angelo Antonini , mi sono arreso, mi ha raccontato dei particolari inediti da brividi, dopo avermi legato la gamba, ha trovato un asciugamano, ha fatto uscire la mitologica Arma dei Carabinieri dalla tenuta del Presidente per sgomberare il traffico, ed ha sollecitato varie volte l’ambulanza al grido ‘c’è lo stiamo perdendo’. Altro? Un angelo sulla trentina d’anni, meglio di un gol al 90. Brilla per assenza l’Atac ed il suo conducente, indipendente da chi ha ragione o torto, ma chissenefrega , io ho 800 persone che mi hanno cercato ma noi abbiamo Super Capitano Francesca che ci rende Orgogliosi della Sua Esistenza, W L’ Italia.”.