E’ dall’esame di tre telecamere puntate vicino al supermercato Europsin, alla rotatoria di via Nettunense, e a liceo scientifico “Innocenzo XII” che gli investigatori sperano di individuare lo stupratore che venerdì notte, ad Anzio, ha trascinato una 19enne in una baracca per abusarne.
Dalle telecamere si cerca il volto dello stupratore che avrebbe agganciato la giovane appena scesa dal bus
Chi indaga sta analizzando i filmati nella speranza di individuare il passaggio dello sconosciuto, prima o dopo la violenza. Non si esclude che nei prossimi giorni la ragazza possa essere sentita di nuovo dalla squadra mobile con l’aiuto degli psicologi per tracciare l’identikit del bruto.
Nel frattempo anche l’analisi delle tracce biologiche recuperate dalla polizia scientifica è in corso e si attendono i risultati nelle prossime ore. E’ ormai noto che anche l’Itaslia si è dotata di una banca dati del Dna basato su persone con precedenti giudiziari già sottoposti a questo esame.
La ragazza mentre è stata aggredita era al telefono con un’amica. A chiamare la polizia era stata la madre preoccupata per il suoi ritardo.
L’identikit
Ci sarebbe anche un identikit, ma la Polizia non conferma. La ricerca di tracce che l’aggressore potrebbe aver lasciato sul posto è tuttora in corso: ieri gli investigatori della polizia scientifica sono tornati nella baracca in cerca di sostanze biologiche, mentre si attendono i risultati dei primi rilievi.
Forse un’aggressione premeditata
Le indagini non escludono la pista dell’aggressione premeditata: la 19enne potrebbe essere stata notata in altre occasioni da chi l’ha poi avvicinata e che forse conosceva l’orario nel quale sarebbe arrivata con l’autobus alla fermata in via Nettunense. Un posto che la giovane riteneva tranquillo oltre che vicino casa.
La giovane stava facendo rientro a casa verso le 23, quando ad un tratto un uomo, pare con un accento straniero, l’avrebbe costretta a seguirla trascinandola nella zona isolata.