Roma: la mania di postare un video e immortalare un drammatico evento potrebbe costare adesso cara all’ignoto che ha ripreso con lo smartphone, nei giorni scorsi, una macchina che stava andando a fuoco nel bel mezzo del Raccordo Anulare, con il guidatore che morirà il 24 marzo a seguito delle gravi ustioni riportate.
La Procura capitolina cerca l’autore del video, poi rimosso, dove si vede un automobilista andare a fuoco sul Raccordo per l’incendio della sua auto: morirà dopo oltre un mese d’agonia
L’immagine che vedete in copertina è tratta da un video inviato, postato e poi rimosso dal profilo instagram del celebre portale Welcome to Favelas (che, lo specifichiamo, non ha alcuna responsabilità sull’accaduto), ed il conducente dell’auto morirà poi successivamente, non riuscendo a sopravvivere al rogo sviluppatosi nel tratto tra Trionfale e Casal del Marmo.
Completamente avvolto dalle fiamme, l’uomo è stato immortalato dal cellulare dell’ignoto in questione che ha ripreso tutto in un video poi pubblicato in rete, senza pensare ad aiutarlo o quantomeno ad avviare la macchina dei soccorsi per cercare di salvarsi la vita.
Welcome to Favelas, quando il video in questione era già diventato virale, di tendenza, lo ha poi rimosso, e nessuno si è curato di aiutare una persona che in quegli istanti stava morendo, bruciando letteralmente vivo assieme al suo veicolo.
La vittima è un uomo di 54 anni, attorniato da tante macchine che rallentano per vedere meglio quell’evento inatteso.
La mania di postare per primi, per una pioggia di “mi piace” di cuoricini e quant’altro, è costata la vita all’automobilista, che è morto dopo oltre un mese di agonia a causa delle gravissime ustioni riportate nell’incidente, dovuto, forse, ad un problema meccanico o ad un cortocircuito.
Adesso la Procura capitolina si è messa alle calcagna dell’autore di questo video, un altro automobilista presente sul posto che ha filmato tutto con il suo cellulare mettendolo online e che potrebbe essere, se individuato, indagato per il reato d’omissione di soccorso.
Ancora misteriose, invece, le cause che hanno portato la macchina ad andare in fiamme, finita completamente carbonizzata.
Purtroppo l’abitudine a riprendere eventi tragici come questo, anzichè attivarsi subito in prima persona, questa volta potrebbe aver causato un ritardo forse decisivo nei soccorsi, ed è anche su questo punto che le autorità si stanno concentrando per stabilire l’esatta dinamica della vicenda in questione.