Scontri ultras, esposto e bruciato in Serbia lo striscione rubato ai tifosi della Roma

Lo striscione esposto allo stadio di Belgrado in maniera capovolta: per i tifosi un ulteriore sfregio

Lo striscione rubato ai Fedayn
Lo striscione rubato e dato alle fiamme

Lo striscione rubato ai tifosi romanisti è spuntato in Serbia, esposto allo stadio al contrario (in chiaro segno di umiliazione nella retorica ultras) e poi dato alle fiamme.

Lo striscione esposto allo stadio di Belgrado in maniera capovolta: per i tifosi un ulteriore sfregio

È l’ultimo capitolo della vicenda legata all’agguato ultras andato in scena intorno all’ Olimpico i primi di febbraio ai danni di un gruppo di tifosi giallorossi per mano di supporter della Stella Rossa di Belgrado. Lo sfregio dello striscione è stato portato a compimento dagli ultras serbi nel pomeriggio di oggi, sabato 18 febbraio, allo stadio di Belgrado durante la partita di campionato contro il Cukaricki.

Lo storico striscione dei Fedayn – uno dei gruppi più antichi del tifo giallorosso – è stato esposto capovolto, come si fa nel mondo ultras per rivendicare il trofeo di guerra. Sotto la scritta: “Vi siete scelti la compagnia sbagliata”. Un  riferimento esplicito al legame che gli stessi Fedayn,  hanno con il gruppo BBB della Dinamo Zagabria, rivali in quanto croati dei violentissimi serbi della Stella Rossa.

L’agguato di piazza Mancini

Lo striscione “Fedayn”, insieme ad altre bandiere, era stato rubato vicino allo stadio Olimpico durante una sorta di agguato militare dei serbi. Gli ultrà erano entrati in azione  a piazza Mancini, dopo la partita Roma-Empoli di venerdì 4 febbraio. Intorno alle 20.30, vestiti interamente di nero, avevano sorpreso con spranghe e bastoni gli ultras giallorossi del gruppo Fedayn, sottraendogli bandiere e striscioni. Un raid che ha fatto contare anche due feriti: uno medicato per un taglio alla testa ed un altro soccorso con un’ematoma celebrale.

Una escalation di violenze

Ora, dopo la rivendicazione pubblica dei tifosi della Stella Rossa (gemellati con i tifosi del Napoli) la guerra tra ultras viene data per scontata. Per i Fedayn non poteva esserci ulteriore umiliazione peggiore, anche se veniva data per scontata viste le modalità del furto dello striscione e delle bandiere.

Tensioni che hanno radici lontane e che si sono riaccese i primi di gennaio con gli scontri sull’A1 tra i tifosi napoletani (gemellati coi Serbi) e quelli romanisti (gemellati con i Croati) dopo la partita Roma-Empoli (leggi qui).

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