La ripresa della scuola si avvicina: il 14 settembre, dopo oltre tre mesi di lezioni online, gli studenti torneranno in classe. Con l’incognita, però, di una possibile prosecuzione alle superiori della didattica a distanza, come paventato dai sindacati. Questa mattina il ministro della Salute Roberto Speranza è intervenuto sulla questione: “A fine agosto la decisione del Comitato tecnico scientifico, ma la nostra priorità è riaprire tutte le scuole, di ogni ordine e grado“, ha sottolineato. Sull’argomento è intervenuta alla Camera anche la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina: “Stop alle classi pollaio, lavoreremo per la riduzione del numero degli studenti”.
Scuola, il ministro Speranza: “Riaprire tutto, anche se in sicurezza”
“A fine agosto si riunirà il nostro Comitato tecnico scientifico per una valutazione finale, ma la nostra priorità è riaprire tutte le scuole, di ogni ordine e grado“, ha sottolineato oggi il ministro della Salute, intervenendo a Radio Anch’io su Raiuno.
Speranza ha voluto rassicurare ragazzi e famiglie: di pochi giorni fa l’allarme dei sindacati, che in considerazione della grave mancanza di docenti avevano messo l’accento sul rischio di un ritorno alla didattica a distanza e di un’abolizione del tempo pieno (leggi qui la notizia).
Nel corso della trasmissione Speranza ha parlato poi del periodo del lockdown, e della difficoltà della decisione con cui il 4 marzo stabilì la chiusura dei cancelli di tutte le scuole italiane.
“La scelta di chiudere gli istituti scolastici”, spiega il ministro, “è stata la scelta più dolorosa che ho dovuto compiere, ma indispensabile. In alcuni Paesi la riapertura delle aule ha fatto rialzare la curva. Ci vuole la massima cautela”.
La ministra dell’Istruzione Azzolina, oggi alla Camera dei Deputati per l’informativa sulla scuola, ha dichiarato: “A settembre la scuola riparte, lo dico con chiarezza”. E ha invitato la politica a fare squadra, così come sta facendo adesso la scuola, per lavorare alla ripresa delle attività didattiche in presenza.
“Lavoreremo per la riduzione del numero di alunni per classe. Basta con le classi sovraffollate, volgarmente dette classi pollaio. Dovrà essere varato un piano di formazione del personale scolastico in grado di assicurare qualità e innovazione”, ha concluso Azzolina.
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