Pusher pentito denuncia i “colleghi”, due arresti a Tor Bella Monaca

La denuncia del pusher ha portato all'arresto di due trentenni coinvolti anche nei disordini del 5 gennaio

Stasera va a finì male…Te faccio secco…“. Ad un pusher deciso ad uscire dal giro le botte e le minacce non sono bastate. Anche a costo di essere pestato e rapinato, pur di non tornare di vedetta o con le dosi in tasca sotto ai palazzoni di Tor Bella Monaca, ha denunciato i suoi ex “capi”. Ora per i pusher-aguzzini si sono aperte le porte del carcere.

La denuncia del pusher ha portato all’arresto di due trentenni coinvolti anche nei disordini del 5 gennaio

Nel quartiere popolare su cui svettano torri e si muovono traffici di droga c’è chi alza la testa contro le vessazioni e denuncia. Protagonista della vicenda un 27enne romeno che dopo essere stato picchiato e rapinato del suo cellulare per non aver voluto aiutare due pusher nello spaccio si è rivolto alla locale caserma dei carabinieri.

La denuncia è di fine dicembre. Il 27enne si presenta alla stazione dei carabinieri di Tor Bella Monaca qualche giorno dopo di Natale dopo le aggressioni subite il 22 e il 29 dicembre. Non fornisce i nomi ma le circostanze.

Ieri, mercoledì primo febbraio, i carabinieri hanno fatto scattare le manette per i due aggressori, un 33enne e un 34enne del quartiere, noti nella piazza dello spaccio.

La rivolta in strada

Due arresti frutto di una misura cautelare emessa dal gip del tribunale di Roma. Per il 34enne è scattata anche la contestazione di tentato omicidio per un’altra vicenda.

Dalle intercettazioni è emerso che uno dei due uomini che perseguitavano l’ex pusher pentito, era coinvolto anche nella furia che si è scatenata nel quartiere la notte del 5 gennaio dopo che i militari a bordo di una gazzella si erano fermati per mettere fine a una violenta lite in strada, in via Santa Rita da Cascia, di una coppia.

I carabinieri stavano passando sotto l’abitazione di Tiziana Ronzio, la presidente dell’associazione “Tor più bella” a Tor Bella Monaca sottoposta a vigilanza dinamica, per il controllo notturno di routine, quando si sono fermati per mettere fine alla lite ritrovandosi assaltati da decine di persone via via spuntate (leggi qui). 

Una di loro – il 34enne appena arrestato – era salita poi su auto e nel tentativo di fuggire aveva tentato di investire un carabiniere che si è salvato solo lanciandosi sull’asfalto.

I residenti del quartiere in seguito hanno organizzato una fiaccolata per ribadire la voglia di legalità.

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