Danni incalcolabili non solo ai commercianti ma anche alle casse comunali: la nuova Ztl fa flop senza raggiungere risultati significativi sul piano della qualità ambientale.
E’ disastroso il bilancio della prima settimana di applicazione della nuova zona a traffico limitato di via dell’Inversata-via Due Giugno a Tivoli. Dal 2 gennaio, infatti, è iniziato il pre-esercizio della ztl ed il risultato è che gli affari per i negozianti della zona sono precipitati mentre gli incassi dei parchimetri si sono completamente annullati.
Primi giorni di sperimentazione della Ztl dietro commissariato di Polizia e caserma dei carabinieri. Il Comune rinuncia agli introiti delle strisce blu per fare un parcheggio riservato ai residenti
L’amministrazione comunale con ragioni fumose legate alla qualità ambientale e al riordino della sosta nella città, ha voluto adottare un provvedimento che ha poca razionalità. Quel percorso consentiva la sosta e il transito a quanti avevano di necessità di raggiungere il commissariato di Polizia o la caserma dei carabinieri. Inoltre le strade con i parcheggi erano al servizio dell’isola pedonale che da piazza Santa Croce lungo via del Trevio raggiunge piazza del Plebiscito. Che senso ha lasciare il libero accesso con la sosta ai residenti se si vuole azzerare il potenziale inquinamento prodotto dalle auto? Il bilancio delle emissioni di CO2 potrebbe essere ridotto ma è evidente che con la permanenza delle attività commerciali, dovrà continuare ad essere garantita la possibilità di carico e scarico merci.
Anche riguardo a questa necessità, il Comune ha lasciato cinque ore di transito libero a camion e furgoni che riforniscono i negozi del posto: il libero transito è permesso dalle 7,00 alle 9,00 e dalle 13,00 alle 16,00.
A soffrire è anche il bilancio comunale. Prima dell’attuazione della Ztl l’amministrazione locale ricavava una somma di un euro l’ora da ciascuna auto che parcheggiava. Un gruzzolo che, secondo il codice della strada e i regolamenti amministrativi, era destinato a fine anno a incrementare la sicurezza stradale. Ora il Comune vi rinuncia in toto.
La protesta sui social
Il provvedimento non trova praticamente consenso da parte di negozianti e utenti. “Già con la posa dei cartelli prima delle festività di Natale – segnala un commerciante – il movimento di clienti si è ridotto. Dal 2 gennaio si è quasi azzerato. Di questo passo saremo costretti a chiudere”. Qualche negozio su via Due Giugno ha già abbassato le serrande e sono comparsi i primi cartelli “Affittasi”.
“Una persona che non può camminare, per vari problemi, ma che non ha fortunatamente diritto al permesso disabili, come deve essere accompagnata dall’oculista o dal dottore in via 2 giugno?” chiede una donna. “Aaaa mo si….se respira o parcheggio Matteotti guadagna di più?” domanda un automobilista. “Che dramma, i negozi di quella via andranno a morire il comune sta prendendo delle decisioni molto poco consone per la cittadina di Tivoli” aggiunge Patrizia.
“Non capisco che senso abbiano questi duecento metri di Ztl – si interroga Daniele – Solitamente con queste iniziative si tendono a preservare monumenti o la tranquillità dei residenti. In questo caso nè l’uno nè l’altro“.
Greta osserva: “L’esclusione degli abitanti di via del Trevio dalla ZTL dimostra la scarsa contezza del territorio da parte dell’attuale amministrazione comunale. Siamo costretti ad un lungo, quanto inevitabilmente infruttuoso, tragitto per tentare di parcheggiare, senza contare che sarà impossibile compiere operazioni di carico e scarico vicino alle nostre abitazioni. Ordinanza illogica, contraddittoria e irragionevole.”. “Ho notato – scrive Fulvia – che la telecamera con il cartello di ztl sono stati posizionati ad inizio via: non é a norma perché se uno si imbottiglia lì poi non riesce a tornare più indietro. La normativa dice che i cartelli devono stare prima del varco di almeno 80 metri”.