Ad un anno di distanza dalla seduta della Giunta capitolina che diede il via libera al progetto esecutivo dei lavori di manutenzione straordinaria sulla Linea B della metropolitana, per un importo di oltre 1,2 milioni di euro, è stato riaperto oggi il sovrappasso pedonale alla stazione Garbatella, uno dei cinque interventi urgenti previsti nel lotto discusso in commissione a dicembre 2021.
Tra gli interventi previsti in quel loto c’era anche il risanamento del viadotto di viale Giustino Imperatore; il rifacimento del copriferro impalcato e travi e sostituzione delle lamiere alla stazione Eur Palasport; il rifacimento delle recinzioni nella tratta Magliana-Marconi e il risanamento e ripristino copriferro del viadotto presso la stazione di Ponte Mammolo.
Roma, riaperto il sovrappasso pedonale alla stazione Garbatella: nel 2013, dopo anni di abbandono, finì con un flop il maxi progetto di recupero con la street art
Si scopre il telo sul cavalcavia pedonale che collega la stazione di Garbatella della Linea B della metropolitana a via Ostiense. Il sovrappasso è stato finalmente riaperto dopo i lavori di ristrutturazione e riqualificazione deliberati con fondi lo scorso anno.
Il ponte pedonale è stato al centro di lunghe polemiche, da quando in carico al Municipio dal 1995, era stato chiuso, e tra promesse e delusioni mai riaperto. Il sovrappasso è un importante collegamento tra la Garbatella a l’Ostiense.
direttamente al nuovo Rettorato della Terza Università (Università Roma Tre), alla sede della Prefettura, all’Istituto Rossellini Istituto Cine-TV Roberto Rossellini, a tanti locali e centri culturali e artistici.
Il sogno dei residenti era quello di rivederlo di nuovo agibile, con anche un progetto per la creazione di un anello pedonale tra piazza Vallauri, via Libetta, via Giulio Rocco Piazza Brin con i suoi 2 parchi e di nuovo piazza Vallauri.
Nel 2013, dopo anni di abbandono, il maxi progetto di farlo diventare il luogo della street art è stato un flop, e a dicembre 2014, solo la buona volontà comitati di quartiere, centri sociali e cittadini lo hanno reso vivibile ripristinando l’illuminazione interna. L’esperimento di autogestione durò però pochi mesi, fino ad un destino quasi inevitabile da incuria, e cioè la chiusura nel 2018 eseguita dai Vigili del Fuoco per il distacco di alcuni calcinacci.
A fine 2020 quindi dopo due anni, vennero impegnati 21mila euro, per pagare un professionista per eseguire con apposita strumentazione, i rilievi di stabilità necessari, all’annuncio dei quali i residenti che avevano perso le speranze avevano affidato ai social messaggi di sconforto sul destino anche di questi presunti buoni propositi: “Se in tanti anni le istituzioni non sono riuscite ancora a rendere fruibile per la cittadinanza un piccolo passaggio pedonale sopra ai binari di una metropolitana, che cosa possiamo sperare per il futuro? Piazza Vallauri, tranquilla piazzetta tutta da rivalutare, merita di più. La cittadinanza, gli studenti, e le attività imprenditoriali e commerciali meritano di più”.
Oggi la riapertura del passaggio pedonale, che sembra nulla in confronto a tante cose da fare, chiude praticamente “un’epopea” di disagi per i cittadini della zona e non solo, e di tutti gli altri interventi promessi in quel pacchetto di interventi si attendono notizie.
La struttura del ponte lungo circa 70 metri, per questo considerato e utilizzato anche come punto di riferimento anche per mostre estemporanee, è stata rinnovata sostituendo la vecchia pavimentazione con rivestimenti antiscivolo, il parapetto e la recinzione di protezione sono stati ripuliti e trattati restituendo al sovrappasso un nuovo decoro.
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