I consiglieri comunali si aumentano lo stipendio: ecco le cifre

La delibera per aggiornare lo stipendio sarà votata oggi: sparisce il gettone di presenza. Quasi tutti d'accordo

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Lo stipendio dei consiglieri comunali di Roma passerà da 2.100 euro, attuale tetto massimo dei consiglieri più presenti, fino ad arrivare a 3.600. L’aumento verrà votato, oggi lunedì 7 novembre, ma non ci si aspettano ribaltamenti.

La delibera per aggiornare lo stipendio sarà votata oggi: sparisce il gettone di presenza. Quasi tutti d’accordo

L’aumento sarà graduale. Il primo step probabilmente scatterà dopo Natale. La delibera è stata protocollata giovedì dopo il via libera del nuovo governo.

L’atto che verrà esaminato oggi dalla commissioni Bilancio elimina, innanzitutto, il vecchio meccanismo dei gettoni di presenza e stabilisce la nuova “indennità onnicomprensiva di funzione“.

Una cifra che va calcolata in base allo stipendio del sindaco (ora parificato al presidente della Regione Lazio) e sarà pari al 45%.

Gli aumenti

Quindi bisognerà partire dallo stipendio del primo cittadino, ora Roberto Gualtieri, per calcolare gli aumenti di stipendio dei consiglieri comunali.

Fino alla fine del 2022, il primo cittadino guadagnerà 11.579 euro lordi al mese, che diventeranno 12.508 nel 2023 e 13.800 nel 2024.

Questo vuol dire che ai consiglieri spetteranno 5.210 euro lordi al mese a novembre e dicembre 2022, 5.286 per le dodici mensilità del 2023 e 6.210 a partire dal gennaio 2024.

Lo stipendio al netto, a partire dal 2024, quando l’indennità si stabilizzerà una volta per tutte sarà pari a circa 3.600 euro al mese.

Una cifra certamente più alta rispetto ai 2.100 euro che i consiglieri capitolini più presenti sono riusciti a mettere insieme fino ad ora.

Metà stipendio a chi non chiede l’aspettativa

L’ordinanza comunque prevede che l’indennità sia dimezzata per i lavoratori dipendenti che non abbiano richiesto l’aspettativa e che vada assegnata integralmente solo a chi ha partecipato ad almeno il 60 per cento delle sedute. 

Chi ha dubbi

Proiezioni farebbero ritenere sostenibile il nuovo impianto economico. Il Campidoglio, infatti, non si ritroverà più a dover rimborsare le aziende per le assenze dal lavoro e le presenze in aula dei consiglieri comunali.

Favorevoli al provvedimento Pd e FdI, dubbiosi Lista Calenda, Azione e i pentastellati. Si tengono a distanza di sicurezza dalla delibera anche i 5S.

Per Antonio De Santis, ex assessore al Personale in era 5S e oggi consigliere della Lista civica Raggi: “Le famiglie sono in crisi. Si sarebbe potuta rinviare la questione più in là“.

A proposito di crisi e risparmio energetico il Campidoglio ha appena votato il taglio dell’utilizzo dei termosifoni: meno giorni di attivazione, meno ore giornaliere e temperature più basse (leggi qui). 

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