Abbiamo seguito Aldo, un uomo di Dragona non vedente che dopo oltre 80 giorni ha ripreso per la prima volta i mezzi pubblici in autonomia. Tantissime le difficoltà incontrate, soprattutto a causa delle nuove norme anti-Covid.
Dragona: il tragitto di Aldo, non vedente, sui mezzi pubblici
Aldo vive da molti anni a Dragona. Per lui, non vedente, muoversi autonomamente e prendere i mezzi pubblici è sempre stata una sfida., che però è sempre riuscito a vincere. Ora, in tempi di Covid, salire su un autobus o prendere la metro è diventato più difficile a causa delle restrizioni e dei cambiamenti attuati sul trasporto pubblico per impedire il contagio.
La fermata dello 04 barrato dista pochi minuti a piedi, ma per Aldo il percorso è molto più lungo, tra buche, marciapiedi sconnessi e persino macchine parcheggiate sulle strisce pedonali, peraltro, sbiadite
Alla fine lo 04 barrato arriva, ma a differenza dalla prassi utilizzata per i non vedenti, l’autista non gli apre le porte davanti per le norme anti covid e Aldo, un po’ spiazzato, deve entrare come tutti gli altri, dalle porte centrali.
Il viaggio prosegue verso la stazione di Acilia per prendere la Roma Lido. Il loges che dovrebbe guidarlo verso l’ingresso è sconnesso e in un punto c’è persino una buca enorme. Una volta arrivati, nascono però nuovi problemi.
E infatti per Aldo prendere la metro è ora più complesso, non può sapere se mantiene la distanza di sicurezza dagli altri utenti e non sa dove sedersi. I passeggeri e gli addetti Atac si dimostrano gentili e disponibili. Aldo accetta volentieri il loro aiuto, ma vorrebbe comunque avere la possibilità di prendere i mezzi pubblici in autonomia. Attività che ora, con le norme anticovid che non considerano per nessun motivo i disabili, è molto più difficile.
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