Cerveteri infestata da Cocciniglia, il Sindaco: “Privati tenuti a trattare i propri pini”

Cerveteri, iniziati gli interventi di cura sugli alberi attaccati dalla cocciniglia tartaruga: ai privati richiesti abbattimento e distruzione delle potature

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Immagine di repertorio.

Il Comune di Cerveteri è tra le “zone infestate” dalla cocciniglia tartaruga (Toumeyella parvicornis), il pericoloso parassita che sta infliggendo danni notevoli a gran parte dei pini del Lazio, e tristemente noto sul litorale.

Dopo l’intervento risolutivo che a luglio salvò la pineta di Fellini a Fregene, una recente Determinazione (G11997 del 13/09/2022 ) del Servizio Fitosanitario della Regione Lazio, ha purtroppo stabilito la necessità di un intervento urgente anche a Cerveteri, che non risparmierà dalle misure di contrasto anche i proprietari privati di pini.

Cerveteri, iniziati gli interventi di cura sugli alberi attaccati dalla cocciniglia tartaruga: ai privati richiesti abbattimento e distruzione delle potature

I Pini domestici di Cerveteri sono malati. Attaccati dalla Cocciniglia tartaruga, questa ne è diventata la prima causa di deperimento, portando le piante alla morte nei casi più gravi, dati dalla continua sottrazione di linfa e riduzione della capacità fotosintetica degli alberi. 

Per questo il Comune con l’ausilio della Multiservizi Caerite Spa, ha già avviato il trattamento di quasi 200 pini su un totale di 521 di proprietà comunale, che in tal modo potranno essere tutelati, quale importante patrimonio arboreo di Cerveteri.

“Gli alberi sono stati trattati, nel rispetto della normativa vigente, in endoterapia con punture mirate sui fusti degli alberi, con prodotti fitosanitari approvati per questo specifico utilizzo dal Ministero della Salute – dichiara la nota del Comune, che però aggiunge anche per i privati, degli interventi consistenti e onerosi da effettuare”. 

L’appello ai cittadini parla chiaro: Chiunque venga a conoscenza o sospetti della presenza del fitomizo Toumeyella parvicornis, dovrà intanto darne immediata comunicazione al Servizio Fitosanitario Regionale scrivendo alla mail organisminocivi@regione.lazio.it  o attraverso la web-app “MORGANA segnalazioni” https://morgana-segnalazioni.imagelinenetwork.com”.

Questo il primo step a cui segue quello indicato dalla neo sindaca Gubetti, e che tutti i proprietari privati di pini attaccati da questo insetto, sono tenuti ad adottare come misure di contrasto all’organismo nocivo, previste dalla DGR n. 548 del 05/08/2021″

La serie di interventi a seconda dei casi e della gravità, può prevedere l’abbattimento delle piante, qualora irrimediabilmente compromesse e non curabili, ovvero completamente disseccate, “morte in piedi”, con previa presentazione di denuncia di attività botanica (DAB) agli uffici comunali competenti, sottoscritta da un tecnico abilitato che certifica la presenza della Toumeyella parvicornis.

In altri casi si suppone più lievi, la potatura di rimonda del secco, ovvero delle porzioni di chioma di Pinus spp. infestate e irrimediabilmente compromesse, ma che va fatta eseguire da esperti, in quanto secondo il Decreto, le potature drastiche e le capitozzature sono da evitare in base ai criteri di arboricultura del Pinus pinea.

A questa asportazione dovrà seguire in loco la distruzione dei materiali di risulta degli abbattimenti e delle potature di rimonda, o il trasporto dei materiali di risulta, in deroga alla disposizione di distruzione.

Insomma è certo che da oggi le domande e soprattutto la richiesta di chiarimenti circa le responsabilità e le azioni di tutela contro la Cocciniglia a carico dei privati, arriveranno in massa, prima di intraprendere tutta una serie di spese obbligate.

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