Con il weekend delle elezioni, sette giorni prima della prevista chiusura della stagione balneare, il comune di Fiumicino ha già messo la parola fine a bagni ed attività connesse su tutta la costa.
Per gli ultimi sprazzi d’estate, tempo permettendo, ci si dovrà spostare giocoforza sulle spiagge di Ostia nel X Municipio di Roma, dove invece si rispetterà secondo quanto noto, la prevista chiusura fissata per il 30 settembre.
Fiumicino, la stagione balneare chiude in anticipo ma in positivo: circa il 30% in più di presenze
I 113 stabilimenti balneari e chioschi del litorale di Fiumicino tra Fregene e Passoscuro, tirano le somme delle loro attività guardando con soddisfazione la stagione appena terminata, positiva sia in termini di numeri e presumibilmente di entroiti, che di continuità lavorativa nel lungo periodo che ha visto già dal 14 maggio scorso, le spiagge affollate di bagnanti.
Le limitazioni della pandemia e la voglia di vacanze, hanno fatto tornare con furore anche una vecchia abitudine dei turisti stranieri, e cioè quella dell’affetto sole e caldo che ha nettamente anticipato la stagione e la voglia di mare, fin dal mese di aprile, con un aumento delle prenotazioni negli alberghi, bed and breakfast e case per vacanze.
Con queste premesse, la stagione è partita con slancio facendo registrare un aumento stimato nell’ordine del 30 per cento nel settore alberghiero, con un conseguente effetto positivo per gli stabilimenti.
Negli stabilimenti sul lungomare di Fiumicino, registrato circa il 20 per cento di ospiti in più rispetto allo scorso anno con una maggior presenza anche di americani, tedeschi, spagnoli.
Bene per abbonamenti e noleggio di ombrelloni, lettini e sedie sdraio, meno sul fronte delle consumazioni e servizi, ma ora c’è da fare i conti con le mareggiate, a a tal proposito arriva dai balneari della costa di Fiumicino, l’appello alla Regione affinché vengano ristrutturate, le scogliere.
La comprensibile preoccupazione per il maltempo di questi giorni e i mesi più difficili che seguiranno, è che potrebbe vanificarsi anche il lavoro del Mare d’inverno. Grazie alla destagionalizzazione, c’è infatti chi conta di poter offrire servizi anche durante l’autunno.
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