Fiumicino, nuovo Ponte della Scafa: pioggia di pareri negativi

I pareri negativi: ponte troppo alto e innaturale vicinanza con Tor Boacciana

Le dimensioni del nuovo ponte della Scafa nel progetto bocciato da diversi enti

Nuovi intoppi per il progetto del neo Ponte della Scafa. Ci sono pareri negativi. Ad esprimerli la Commissione della Riserva Naturale Statale del Litorale Romano e il Ministero della Cultura.

I pareri negativi: ponte troppo alto e innaturale vicinanza con Tor Boacciana

Le motivazioni – fa sapere il laboratorio di urbanistica LabUr – sono state soprattutto incentrate sulla eccessiva altezza del ponte (da ridurre a 7,5 metri), la innaturale vicinanza a Tor Boacciana e il preoccupante impatto con il contesto archeologico ancora da indagare.

Un progetto fermo da 15 anni e additato in una delibera dell’Anac come “esempio di inefficienza e spreco”, proprio a seguito di un esposto di LabUr (leggi qui).

Nella risposta all’Anac, nel marzo 2022, il Campidoglio aveva assicurato una Conferenza dei Servizi entro luglio con il seguente cronoprogramma: per luglio 2022 conclusione Conferenza di Servizi e avvio progettazione esecutiva; per febbraio 2023 validazione e approvazione progetto esecutivo; per il mese successivo inizio del lavori con conclusione a novembre 2024.

La Conferenza dei Servizi è un incontro tra diverse pubbliche amministrazioni (Regione, Comune, Ministeri, etc.) al fine di ottenere, da parte dell’Ente proponente (nel nostro caso, il Comune di Roma) il rilascio dei cosiddetti “atti di assenso” (autorizzazioni, nulla osta, pareri, ecc.) necessari, ad esempio, per la realizzazione di nuovi interventi, sia pubblici sua privati (nel nostro caso, il Nuovo Ponte della Scafa)“, ricorda LabUr.

Ecco perché il Comune di Roma ha di nuovo convocato una Conferenza di Servizi ‘decisoria’ fissandone i termini perentori per il 18 luglio 2022.

Le amministrazioni coinvolte hanno così reso i propri motivati pareri di assenso o dissenso, indicando le modifiche, prescrizioni o condizioni eventualmente necessarie anche ai fini del superamento del dissenso.

Gravi dunque i pareri negativi (vincolanti) espressi sia dalla Commissione della Riserva Naturale Statale del Litorale Romano e sia dal Ministero della Cultura. Ciò implica che anche i due Enti Gestori della Riserva (i Comuni di Fiumicino e Roma), così come il Parco Archeologico di Ostia Antica, hanno espresso parere negativo al nuovo ponte.

A questo punto sarà il Comune di Roma a decidere, non essendoci stata un’approvazione unanime. La determinazione della chiusura della Conferenza dei Servizi non risulta però esser ancora stata comunicata e comunque dovrà essere motivata sulla base dei pareri di assenso prevalenti“, spiegano dal Laboratorio di Urbanistica.

L’efficacia di tale determinazione, in caso di approvazione, resterà sospesa per 10 giorni a decorrere dalla sua comunicazione per consentire istanze di opposizione.

La posizione di Anas

Nel frattempo l’Anas, che è subentrata alla Regione Lazio nella competenza della SS296, sta intervenendo sull’impalcato dell’esistente ponte della Scafa chiuso e interdetto al traffico pesante ad agosto 2018 , lavori avviati già dallo scorso novembre 2021. L’Anas, che è stata convocata alla Conferenza dei Servizi, non ha espresso parere e dunque si ritiene ‘favorevole’ al nuovo ponte, sebbene a marzo erano stati evidenziate delle perplessità.

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