Torvaianica: gli agenti della squadra giudiziaria del commissariato Tuscolano hanno arrestato un cittadino colombiano di 48 anni perché gravemente indiziato del reato di furto con destrezza in concorso.
La polizia ha riconosciuto uno dei ladri ed è intervenuta con un pedinamento fino a cogliere i malviventi sul fatto intervenendo in spiaggia
I poliziotti, durante il servizio di controllo del territorio finalizzato alla prevenzione e repressione dei reati di tipo predatorio, nel percorrere la carreggiata interna del Raccordo in direzione Appia, all’altezza dell’uscita 21, hanno notato un’autovettura di colore beige con a bordo 2 uomini ed una donna.
Dopo aver riconosciuto il conducente, un cittadino colombiano con vari precedenti di polizia per furto e già sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di dimora nel Comune di Anzio e obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria presso l’ufficio immigrazione, i poliziotti, insospettitisi, hanno deciso di seguirlo a distanza cercando di capire le sue intenzioni.
Giunti a Torvaianica gli agenti hanno notato che più volte queste tre persone si fermavano vicino ad alcuni stabilimenti balneari e, mentre l’autista restava in attesa a fare da “palo”, gli altri due, scendevano in spiaggia per poi fare ritorno dopo qualche minuto.
A quel punto hanno deciso di Seguirli fino alla riva della spiaggia: i due sono stati colti in flagranza mentre stavano asportando una pochette contenente del denaro contante ed un telefono cellulare ad una signora che, nel frattempo, era stata distratta dalla donna.
I poliziotti, immediatamente intervenuti hanno cercato di raggiungerli ma i due sono riusciti a fuggire facendo perdere le proprie tracce. Nel frattempo il conducente della macchina rimasto a fare da palo ai suoi complici, è stato bloccato da un poliziotto che era rimasto a vigilarlo a distanza.
L’uomo è stato arrestato per il furto in concorso con i due complici fuggiti.
L’arresto è stato convalidato dal Tribunale di Velletri e, dopo il rito abbreviato richiesto dal 48enne, è stato condannato a 2 anni di carcere e al pagamento di una multa di 400 euro, con l’applicazione degli arresti domiciliari presso la sua abitazione nel Comune di Anzio.
Sono tuttora in atto le attività d’indagine volte all’identificazione dei complici.
Ad ogni modo l’indagato è da ritenere presunto innocente, in considerazione dell’attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.
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