Striscione e proteste social dei tifosi dell’Ostiamare: “Rischio di un altro Campionato fuori casa”

Ostiamare, lo Stadio Anco Marzio resta chiuso: i tifosi dalla parte della nuove presidenza per scongiurare un anno calcistico fuori dalla storica sede 

Ostia: i tifosi dell’Ostiamare Lido Calcio infuriati sui social, corrono ai ripari con una serie di azioni per scongiurare il rischio di un altro anno calcistico fuori dalla loro “casa”, e cioè lo Stadio Anco Marzio in Via Giovanni Amenduni, 15, dove negli ultimi tre mesi di Campionato, è stato impossibile vivere le partite dalla tribuna inagibile. I dettagli.

Ostiamare, lo Stadio Anco Marzio resta chiuso: i tifosi dalla parte della nuove presidenza per scongiurare un anno calcistico fuori dalla storica sede

Tuonano dai social e non solo, gli Ultras dell’Ostiamare Lido Calcio tornando sul problema della mancata agibilità della tribuna dello Stadio Anco Marzio, una vicenda che in realtà riguarda aspetti burocratici legati all’autorizzazione per il pubblico spettacolo, ma che solo con il recente cambio di presidenza, sembra essere venuto fuori, insieme ad altre magagne irrisolte.

Nelle ultime interviste rilasciate dal neo presidente Roberto Di Paolo, il numero uno dell’Ostiamare non si è risparmiato nello spiegare una situazione a dir poco spiacevole, in cui ha tenuto a precisare una sua estraneità ai fatti, e cioè alle numerose mancanze che attengono ad un pregresso di anni, e la cui soluzione rischia di non arrivare a breve, portando le partite della società biancoviola fuori dall’ambito locale:

“La truffa l’ho presa – ha dichiarato al GR – ma questo è un discorso che affronterò nelle sedi opportune. Il problema è ora l’impiantistica, e l’amministrazione comunale non vuole capire che senza impianto la squadra non può giocare. Tutti i duoli che esistono non sono stati fatti da me e nonostante questo mi sono messo a disposizione per pagare anche di tasca mia. Esistono però dei tempi e dei modi per farlo, ma nessuno mi sta aiutando”.

Anche a maggio il Presidente biancoviola, intervistato da Valerio Nasetti, aveva toccato i diversi punti che questo suo ritorno ad Ostia ha comportato, sicuramente le emozioni per una nuova grande avventura con l’Ostiamare, ma anche la sensazione di essere stato truffato.

A queste parole, immediatamente pubblicate sulla pagina ufficiale della società, così come sui social degli ULTRAS del gabbiano biancoviola, si è aggiunta anche l’amarezza di aver riscontrato come al suo arrivo nella società, si siano in contemporanea presentati alla porta tutti i controlli relativi alle cose che non andavano.

La questione è dunque vecchia e di non facile soluzione nonostante da parte della nuova  presidenza ci siano tutte le intenzioni di farlo, e nel contesto di interventi che al momento stanno anche riguardando il rifacimento del manto erboso e degli uffici, oltre alle recinzioni e gli spogliatoi.

Coscienti dell’impegno di Di Paolo, i tifosi lo stanno spalleggiando, per tentare il tutto per tutto anche a livello mediatico per ritornare in breve tempo ad assistere alle partite dal vivo come vuole il vero sport. Il dissenso delle ultime ore è passato anche da uno striscione davanti alla sede del X Municipio, nella foto di copertina che parla chiaro.

Ed un primo risultato è arrivato come evidenzia la pagina Ultras Ostia Old Story, a dimostrazione, quantomeno, dell’immediata solidarietà di cittadini, tifosi e altre società calcistiche:

“Serviva dare una voce forte – scrivono gli Ultras -. In meno di 24 ore lo striscione affisso sotto il municipio sta avendo il giusto riscontro, sopratutto nell’ambito politico e sociale. Ad appoggiare la battaglia numerosi tifosi e simpatizzanti bianco viola, tra cui anche la società del Morandi calcio che da anni è ospitata dall’as Ostiamare per disputare la proprie partite casalinghe all’ Anco Marzio, in quanto il loro storico campo da ormai 10 anni è stato chiuso per lasciarlo una discarica. E poi parlano di riqualificazione delle zone popolari – proseguono -. Ora attendiamo con ansia una replica Dell’Assessore allo sport Alessandro Onorato e magari insieme all’ex presidente – conclude il comunicato”.

La replica della Direzione Sport di Roma Capitale: “Sullo stadio dell’Ostiamare nessuna inadempienza da parte dell’amministrazione”

Non è tardata ad arrivare la precisazione degli organi comunali di Roma Capitale in merito alla situazione dello stadio dell’Ostiamare, giunta in una nota: “In relazione all’impianto sportivo in concessione alla A.S. Ostia Mare, sito ad Ostia in via Amenduni, agli atti della Direzione Sport di Roma Capitale non risulta alcuna inadempienza da parte dell’Amministrazione”.

Da quanto emerge dall’analisi documentale, l’impianto in questione è stato oggetto di avvio di procedimento di decadenza sanzionatoria con comunicazione protocollo EA/2022/2320 dell’11 marzo 2022 in conseguenza di una serie di attività ispettive condotte dai competenti uffici a partire da febbraio del corrente anno (nota protocollo EA/2022/1020 del 4.02.2022 e successive) che hanno confermato l’assenza di titoli autorizzativi validi per diversi manufatti. Tra questi la tribuna, i servizi e gli spogliatoi per i quali è stata riscontrata come titolo, non valido, una Dichiarazione di Inizio Attività temporanea risalente al 2007, cui l’allora concessionario non ha mai dato seguito. Peraltro, in data 17 febbraio 2020 con protocollo QD 2022/3684, la Direzione Cultura ha informato la Questura di Roma e gli uffici competenti dell’amministrazione capitolina che “al titolare dell’impianto sportivo non è mai stata rilasciata autorizzazione di pubblico spettacolo ai sensi dell’articolo 68 del Testo Unico Leggi di Pubblica Sicurezza”.

Al fine di evitare contenziosi e di salvaguardare l’esigenza primaria di assicurare la pubblica fruibilità dell’impianto sportivo, la Direzione Sport ha avviato con il concessionario una serie di incontri e di approfondimenti atti ad approfondire gli ambiti di criticità e concordare un percorso finalizzato al ripristino dello stato dei luoghi, della legalità e della messa in sicurezza dell’impianto di via Amenduni.

In conseguenza alla successiva istanza presentata dalla A.S. Ostia Mare in data 14 giugno 2022 con protocollo EA/2022/5531 “per la interruzione del procedimento di decadenza a seguito di avvio della procedura amministrativa di rispristino dell’impianto” è stato comunicato alla società la sospensione della procedura di decadenza “a condizione della completa attuazione e ottemperanza di quanto dichiarato, con particolare riguardo alle demolizioni dei manufatti non autorizzati e alla rimessa in pristino e alle relative tempistiche indicate nel cronoprogramma”.

Successivamente, in data 3 agosto 2022, la A.S. Ostia Mare ha comunicato all’amministrazione comunale l’avvio dei lavori previsti “riproponendosi di concluderli interamente secondo le tempistiche previste” e chiedendo l’autorizzazione per apporre temporaneamente “spogliatoi prefabbricati”. Il giorno successivo, in data 4 agosto 2022 con nota protocollo EA/2022/7444, la Direzione Sport ha immediatamente richiesto il conseguente aggiornamento del cronoprogramma e lo specifico progetto concernerne il posizionamento temporaneo del suddetto container ad uso spogliatoio ai fini del rilascio della relativa autorizzazione.

Gli uffici della Direzione Sport di Roma Capitale sono ancora oggi in attesa da parte della Ostia Mare dei dettagli per valutare quest’ultima richiesta, che rientra nel più ampio progetto presentato dalla società sportiva e accolto dall’amministrazione. E’ auspicabile che la nuova proprietà adempia quanto prima alla richiesta e metta in priorità l’adeguamento e gli interventi necessari a rendere le tribune fruibili ai tifosi.

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Ostiamare, stadio inagibile. La società: “Problema per gli spogliatoi”