Appena concluso il passaggio del plotone della Polizia Locale di Roma Capitale alla parata del 2 Giugno e già nelle chat e sui social esplode la polemica. A infuocare il dibattito la scelta del Comandante Generale, Ugo Angeloni, di marciare alla testa dei suoi uomini, lasciando solo il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, in quella tribuna autorità dove pure avrebbe dovuto presenziare.
Parata del 2 giugno, il Corpo della Polizia Locale si divide sulla scelta di Angeloni. Per Milani: “Uno schiaffo al cerimoniale”
Il primo a contestare la scelta Marco Milani, Segretario Romano del SULPL, il Sindacato Unitario Lavoratori Polizia Locale: “Uno schiaffo al cerimoniale”, ha detto
“Pur apprezzando lo spirito cameratesco che vede un comandante alla testa dei suoi uomini – ha precisato Milani – non possiamo non evidenziare come il Corpo di Polizia Locale di Roma Capitale, presenzi alla sfilata del due Giugno in rappresentanza delle Polizie Locali di tutti i Comuni d’Italia. In questo senso, prima di dare uno schiaffo al cerimoniale, che vuole il Comandante Generale a fianco nel Sindaco in tribuna autorità, si sarebbe dovuto riflettere“.
Non solo Sulpl
L’episodio dello strappo al cerimoniale avvenuto in occasione della marcia sui Fori per la festa della Repubblica è stato stigmatizzato anche dal sindacato UGL.
Il Coordinatore Nazionale Polizie Locali Sergio Fabrizi, ha auspicato un “cambio di passo” sulle politiche del Corpo da parte del sindaco di Roma Gualtieri e dopo aver elencato una lunga serie di problematiche irrisolte, ha sottolineato come “la testa di comando sia importante ma non solo nelle parate“.
Altra bordata alla scelta nella parata ma anche sulla gestione del Corpo da parte del comandante Angeloni. (Leggi qui)
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