Fiumicino: con l’inaugurazione dell’Area d’Imbarco A dell’Aeroporto Internazionale Leonardo Da Vinci, avvenuta ieri mattina, i nuovi spazi del molo si rendono finalmente disponibili al pubblico in modo estremamente funzionale ma anche elegante, in uno stile tutto italiano.
Gli ambienti consegnati si fondono con la struttura, e si mostrano in tutta la loro straordinaria vivibilità attraverso il corpo di collegamento verso il molo, che per l’occasione è diventato una galleria d’arte di concezione contemporanea, capace di rendersi contenitore inconsueto dell’arte artica, in un legame inscindibile con il territorio dello scalo. E’ tutta la bellezza della mostra “Uomini e dei a Ostia antica”, da oggi visitabile dal fortunato pubblico dei viaggiatori.
Fiumicino, in “mostra” il nuovo Molo A ma passando per l’esposizione “Uomini e dei a Ostia Antica”: “Statue che connotano il territorio di quello che era l’imponente sistema Ostia-Portus”
Per omaggiare un grande momento nazionale, qual’è stato ieri l’inaugurazione del nuovo Molo A dell’Aeroporto Leonardo da Vinci di Fiumicino, un altro grande evento ha visto il taglio del nastro negli stessi ambienti aeroportuali donati ieri alla popolazione, e cioè la mostra “Uomini e dei a Ostia antica”, un’esposizione di sculture e pitture di età romana disposte lungo il corpo di collegamento verso il Molo A, grazie alla volontà di rendere pubblico uno straordinario progetto scientifico curato dal Parco archeologico di Ostia antica con il supporto logistico di AdR.
Quanto potranno ammirare i passeggeri lungo questo originale percorso e allestimento espositivo, grazie al quale poter quasi pensare di colloquiare con le opere, è una selezione statuaria che rappresenta diversi soggetti di natura umana.
In primis la bellezza senza tempo della statua di Sabina, moglie dell’imperatore Adriano, ritratta nelle sembianze divine di Cerere, il gruppo scultoreo con giovani lottatori e i protagonisti delle due pitture parietali, un giovane cavaliere e una coppia di coniugi, accanto ai quali sono posizionate le tre statue della divinità di Apollo con la cetra, e le semidivinità Ninfe e la divinità marina Ino Leucotea).
Le opere, che provengono da importanti contesti di carattere civile, quali le Terme di Nettuno e il Teatro; residenziale, come la Domus del Protiro, nonché funerario (la Necropoli di Portus all’Isola Sacra), sono state tratte dai depositi del Parco archeologico di Ostia antica, dove sono abitualmente custodite, per rifiorire nella luce del passaggio viaggiatori, e testimoniare con la loro presenza il territorio e quello che nell’antichità era l’imponente sistema Ostia-Portus.
Un sistema di grandi infrastrutture portuali, con tutt’intorno ricche residenze, quartieri commerciali, templi e santuari, sedi istituzionali e di rappresentanza, ma anche strade, necropoli e complessi termali e teatrali:
“Vi emergono le storie di uomini e dei, per l’appunto, a raccontare la vita, la società e la cultura – anzi, le culture – di uno dei più importanti centri del Mediterraneo antico, crocevia di genti, beni e merci: Ostia, porta e porto di Roma – evidenzia la nota del Parco Archeologico di Ostia Antica”.
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Fiumicino, ecco la nuova area d’imbarco A dell’Aeroporto “Leonardo da Vinci”