Un vasto rogo tossico ha colpito ieri pomeriggio la zona di Via della Magliana, generando preoccupazione tra i residenti per la densa nuvola di fumo che si è sollevata dall’incendio infernale. Il pronto intervento delle forze dell’ordine e dei Vigili del Fuoco, è riuscito a domare l’incendio, che ha portato però allo scoperto si una condizione allarmante sul terreno: l’area incendiata, estesa per circa 1.500 metri quadrati, era stata trasformata in una enorme discarica abusiva di rifiuti pericolosi.
Indagini sulla proprietà in parte pubblica dell’area trasformata in discarica, dove le fiamme sono esplose tra plastica, apparecchiature elettriche, pneumatici ed estintori abbandonati
L’intervento congiunto ha permesso di contenere il devastante rogo ed evitare che si propagasse ulteriormente, data la vicinanza del sito al fiume Tevere e la presenza di materiale infiammabile. La Polizia Locale di Roma Capitale, indaga ora sulla presenza della discarica abusiva ricolma di rifiuti tossici e pericolosi, che ha preso fuoco mettendo a rischio la sicurezza e l’ambiente. Un disastro per cui è stata avviata la ricerca dei responsabili.
La scoperta della discarica abusiva
Gli agenti della Polizia Locale hanno proceduto a un’ispezione approfondita del terreno colpito dal rogo. La scoperta è stata allarmante: l’area incendiata, estesa per circa 1.500 metri quadrati, era completamente disseminato di una vasta gamma di rifiuti, che includevano resti di materiale edile, grandi quantità di plastica, rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche, elettrodomestici dismessi, estintori, pneumatici, materassi e vario mobilio.
Un cumulo enorme di rifiuti che con l’emergenza per l’ondata di calore di queste ore, potrebbe aver preso fuoco senza inneschi così segnalando inevitabilmente lo smaltimento illegale nascosto tra la vegetazione lungo il fiume capitolino. Gli agenti della locale non escludono l’atto doloso per dare fuoco al tutto e coprire l’attività illecita.
Il sequestro dell’area e le indagini in corso
Considerata la gravità della situazione e l’evidente violazione delle normative ambientali, il sito, che presenta una proprietà mista (in parte pubblica e in parte privata), è stato immediatamente posto sotto sequestro dagli agenti della Polizia Locale del XI Gruppo Marconi della Polizia Locale di Roma Capitale.
Questa misura cautelare è stata adottata intanto per preservare l’area e consentire le indagini necessarie a risalire ai responsabili. Gli agenti sono attualmente impegnati in un’articolata attività investigativa finalizzata a identificare coloro che hanno causato il rogo e, soprattutto, a smascherare le attività illecite legate al trasporto e allo smaltimento abusivo dei rifiuti.
Le indagini mirano a ricostruire la filiera dello smaltimento illegale, individuando i soggetti coinvolti e le eventuali connessioni con organizzazioni dedite a tali attività criminali.