Tragedia a Sabaudia dove un minorenne, in sella al suo motorino, è stata travolto da un bus di linea e sbalzato per diverse decine di metri all’altezza del chilometro 19.5 della via litoranea.
Tragedia a Sabaudia, giovane perde la vita a causa di un tremendo impatto con un pullman dell’azienda regionale di trasporti
Si chiamava Simone Besco il 14enne che, a bordo del suo veicolo, stava percorrendo un tratto rettilineo di strada nel tratto incluso tra gli incroci con via Colle Piuccio e la Migliara 53 quando, intorno alle ore 16.40 di ieri, lunedì 30 giugno, è stato investito da un pullman dell’azienda regionale di trasporto Cotral che viaggiava nello stesso senso di marcia.
Sul posto sono giunti tempestivamente i soccorritori del 118 che hanno tentato il tutto per tutto per rianimare il giovane, purtroppo già deceduto sul posto a causa delle gravissime lesioni riportate nell’impatto con il mezzo pesante.
Secondo una prima ricostruzione Simone stava svoltando a sinistra, per ritornare a casa dove attendeva l padre, quando il bus lo ha preso in pieno senza lasciargli scampo.
La tragica scomparsa di Simone ha sconvolto l’intera comunità anche perché il ragazzo frequentava il liceo scientifico ed era abilissimo nel gioco del calcio Balilla che praticava, soprattutto, durante le vacanze come quelle lunghe di lungo periodo iniziate da poco alla fine dell’anno scolastico.
Saranno gli inquirenti della polizia di Stato a chiarire la dinamica del terribile incidente ma resta il fatto che, al di là dell’accertamento delle specifiche responsabilità, chi conosceva Simone sa anche quanta sofferenza stiano provando i genitori, i parenti ma anche i tantissimi amici e coetanei in una fase della crescita in cui le tragedie sono, per fortuna, fuori del raggio dei pensieri e delle paure che perseguitano le persone adulte di fronte al rischio di certi episodi.
Paure legate alla sempre più insidiosa pericolosità delle strade. Purtroppo non soltanto quelle delle grandi città, ma anche quelle di provincia e dei comuni più piccoli come Sabaudia dove la rete viaria tracciata all’epoca delle bonifiche degli inizi del secolo scorso riproduce, con lunghi rettilinei e incroci a raso privi di impianti semaforici, i confini degli appezzamenti di terreno dati ai coloni.
Terreni che sono stati sottratti all’acqua malsana delle paludi e alla malaria in un territorio oggi molto frequentato da turisti e visitatori in particolare durante i mesi caldi dell’anno.
Il ricordo della scuola
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