La famiglia di Zeki Ayik, il 56enne imprenditore tragicamente scomparso ieri sera, venerdì 27 giugno, in un incidente motociclistico su via Trionfale, a Roma, lancia un appello accorato.
Zeki Ayik, 56 anni, vittima di un incidente su via Trionfale: i familiari chiedono aiuto per ricostruire la dinamica
Nonostante i primi rilievi della polizia locale, che non indicano il coinvolgimento di altri veicoli, i familiari cercano disperatamente testimoni che possano far luce sulla dinamica del sinistro che è costato la vita a Zeki.
L’incidente si è verificato intorno alle 20 su via Trionfale, all’altezza del civico 10255, in un tratto noto come la “curva del 12”.
Chi era Zeki Ayik
Zeki Ayik era lo stimato proprietario del centro benessere Zeki, in via Caio Mario 4, in zona Prati. Era di origine turche. Amava le moto ed era un tifoso della Roma.
Era alla guida della sua Honda 1000 quando, per cause ancora da accertare, ha perso il controllo del mezzo. L’impatto è stato violentissimo e, nonostante il tempestivo intervento dei sanitari del 118 e della Croce Rossa, per l’uomo non c’è stato nulla da fare: è deceduto sul colpo.

Il numero da chiamare per chi ha assistito alla scena
“Si chiede con urgenza informazioni riguardo all’ incidente”, scrive un familiare sui gruppi social. Gli agenti del XIV Gruppo Montemario della polizia locale continuano le indagini, con il mezzo posto sotto sequestro per ulteriori accertamenti.
Tuttavia, la testimonianza di chi era presente in quel momento e in quel luogo potrebbe rivelarsi decisiva. La famiglia di Zeki Ayik invita chiunque abbia informazioni sull’incidente a mettersi in contatto. Per qualsiasi notizia o testimonianza il numero da chiamare è: 339 3411827.

La pericolosità di quel punto segnalato da tempo
La “curva del 12” è da tempo al centro delle segnalazioni di associazioni locali, come l’associazione culturale “Lucchina e Ottavia”, che in un post su Facebook ha ribadito la pericolosità del punto: “Lì dove via Trionfale costeggia la Tenuta Massara da un lato e l’area commerciale di Magnante dall’altro… La strada si incurva in modo anomalo: qualcosa non va. Troppe le vittime da piangere”.