Ricatti, minacce, sputi e parolacce al suo ex compagno, a suo dire ‘colpevole’ di averla lasciata. È un incubo durato mesi quello vissuto da un 53enne romano, vittima di una vera e propria persecuzione da parte dell’ex compagna.
Sottopone l’ex compagno a una lunga escalation di violenze. Imposto a una donna stalker il braccialetto elettronico: non accettava la fine della relazione
La donna, una 48enne di origine georgiana residente nella zona di Bravetta, è stata sottoposta al regime di braccialetto elettronico. Le è stato imposto il divieto assoluto di avvicinarsi all’ex, pena l’immediato trasferimento in carcere se dovesse superare i 500 metri di distanza.
La relazione, durata sette anni, si era conclusa per volontà dell’uomo. Da quel momento la situazione è degenerata: insulti, minacce, telefonate e mail minatorie, sputi, calci e pugni alla porta di casa. Ma la furia della donna non si è limitata all’ex compagno: le sue attenzioni persecutorie si sono estese anche alla madre dell’uomo, a una cugina, ai colleghi di lavoro, ai vicini di casa e persino agli amici.
Una spirale di violenza crescente che ha costretto la vittima a cambiare più volte il numero del telefonino e rivolgersi alle forze dell’ordine e a ottenere, finalmente, una misura cautelare che lo protegga. Ieri i carabinieri hanno applicato il braccialetto elettronico a lei e consegnato un dispositivo di allarme a lui che potrà registrare eventuali tentativi di avvicinamento.
L’avvocato Balzani: il codice rosso non tutela solo le donne
“Quando si riesce ad ottenere una tutela effettiva anche per un uomo, si torna a comprendere il senso profondo della nostra professione,” spiega l’avvocato della vittima, Vittorio Balzani.
“Spesso gli uomini non denunciano, per orgoglio o per l’errata convinzione che il Codice Rosso tuteli solo le donne – aggiunge l’avvocato – Ma le garanzie valgono per tutti, nessuno escluso. E questa ordinanza ne è la prova: rara, ma possibile quando si segue la giusta via.”