Palazzi di Pomezia a secco: la sindaca diffida Acea già al lavoro sul mistero dei consumi

Palazzi di Pomezia a secco, la sindaca diffida Acea che ha avviato una serie di verifiche e di interventi per risolvere il problema

Sospensione del flusso idrico mercoledì 5 febbraio in provincia di Roma: le zone interessate
Foto di archivio

Palazzi di Pomezia a secco da alcuni giorni in cui la mancanza di pressione dell’acqua si è fatta sentire soprattutto ai piani alti degli edifici collocati nella zona centrale della cittadina. Una situazione allarmante che sembrerebbe dipendere da consumi anomali registrati da Acea, il gestore del servizio idrico, in concomitanza con le lamentele giunte all’ente locale da parte di numerosi cittadini.

Palazzi di Pomezia a secco, la sindaca diffida Acea che ha avviato una serie di verifiche e di interventi per risolvere il problema

La sindaca Veronica Felici ha preso carta e penna e, dopo aver inviato una formale segnalazione alla municipalizzata capitolina il 23 giugno scorso, di fronte al ripetersi dei disagi ha formalmente diffidato Acea a ripristinare urgentemente la normale pressione idrica della rete e anche di spiegare, in modo trasparente, le ragioni che impediscono di fornire agli utenti un servizio di rifornimento adeguato a quanto gli stessi “sono tenuti a pagare”.

Il tono della prima cittadina è risoluto perché la persistente mancanza d’acqua, soprattutto in questo periodo estivo di alte temperature, può avere pesanti ripercussioni sul piano “sociale, economico e sanitario”.

In realtà il problema dei periodici distacchi da parte di Acea Ato 2 non è una novità dell’estate 2025 perché, sia pure a macchia di leopardo, si sono verificati anche durante l’anno, guasti o interruzioni programmate della distribuzione dell’acqua. Lavori di manutenzione resi indispensabili dalle condizioni di un’infrastruttura ormai obsoleta perché risalente in molti comuni della regione, inclusi alcuni quartieri della capitale, a molti anni fa.

La mancanza di pressione registrata a Pomezia sembrerebbe avere avuto, in questo caso, ragioni in parte forse imputabili a un consumo anomalo di acqua dovuto a un eccessivo assorbimento di acqua da parte di una delle tante industrie dislocate nel comune pometino.

Sono settimane -incalza l’assessore comunale Giuseppino Francioni- che sul territorio stiamo vivendo una contingenza di guasti alla rete idrica non previsti che si aggiungono a un consumo d’acqua sospetto da parte di alcune utenze da verificare, complice il periodo estivo. Siamo in continuo contatto con Acea affinché fornisca risposte sui motivi dei disservizi e sulla strada definitiva che intende percorrete per rendere la rete idrica completamente efficiente”.

La replica di Acea che ha attivato procedure di verifica e interventi per risolvere il problema

Ma è la stessa Acea a fare chiarezza in una comunicazione inviata alla sindaca Felici in cui si ribadisce l’importanza di una proficua collaborazione con l’amministrazione e si “evidenzia che i consumi idrici monitorati nel periodo di riferimento, soprattutto a fronte delle elevate temperature registrate, sono risultati in forte crescita anche con dinamiche del tutto anomale, causando il decremento dei livelli di alcuni serbatoi a servizio del Comune”

“Il gestore si è prontamente attivato mettendo in campo intense attività di verifica delle reti idriche sottese al serbatoio di Via Catilina al fine di rilevare eventuali perdite occulte o consumi anomali”.

In conclusione l’azienda idrica auspica un utilizzo dell’acqua per scopi potabili considerando, tra l’altro, in fatto che, soprattutto nella zona balneare di Torvaianica, località che fa parte del comune pometino, durante l’estate la popolazione residente si moltiplica a dismisura.