I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma hanno inferto un colpo durissimo al cuore di un’organizzazione criminale transnazionale, specializzata nel traffico di droga, ma pronta a usare la violenza più efferata, inclusi estorsioni e incendi dolosi, per imporre il proprio controllo.
Le radici dell’operazione nel sodalizio riconducibile all’albanese Elvis Demce: ruoli, compiti e collegamenti per gestire il flusso di droga
L’operazione culminata con l’arresto di 11 soggetti e la ricerca attiva di altri tre, è il risultato di un’indagine complessa e meticolosa, che ha svelato la struttura, i ruoli e le spaventose attività di un sodalizio che seminava terrore tra la Calabria, la Capitale e altre zone del Lazio.
Il punto di partenza: dalle radici alle condanne di Elvis Demce
L’odierna operazione affonda le sue radici in un’indagine precedente, quella che il 18 gennaio 2022 aveva già permesso di disarticolare una parte del sodalizio riconducibile al cittadino albanese Elvis Demce. Quest’ultimo, già condannato il 18 dicembre 2022 a 18 anni di reclusione per associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, estorsione e incendio doloso, rappresentava un elemento chiave di questa rete criminale.
L’attuale fase investigativa, condotta con strumenti all’avanguardia come intercettazioni e analisi di chat criptate, si è concentrata sugli altri componenti di quel sodalizio e su quegli eventi delittuosi che, pur legati allo stesso contesto, non erano emersi nelle prime indagini. Un lavoro certosino che ha permesso di ricostruire un quadro agghiacciante di crimini e connivenze.
La struttura del sodalizio: ruoli, compiti e collegamenti pericolosi
L’attività investigativa ha permesso di delineare con precisione i ruoli e i compiti attribuiti ai vari membri di questo pericoloso sodalizio. Dei 14 soggetti colpiti dall’ordinanza di custodia cautelare in carcere (con tre ancora attivamente ricercati), ognuno ricopriva un ruolo specifico nell’ingranaggio criminale. In particolare, tra le persone raggiunte dal provvedimento restrittivo spiccano alcuni individui di origine calabrese, ritenuti collaboratori stabili di Elvis Demce.
Questi soggetti erano dediti al lucroso traffico di cocaina lungo l’asse strategico Roma – Reggio Calabria, un collegamento fondamentale per l’approvvigionamento e la distribuzione dello stupefacente sul territorio nazionale. Un’organizzazione capillare, capace di muovere ingenti quantità di droga e di imporre la propria volontà con la violenza.
Il flusso della droga: numeri da brivido nei centri di spaccio
Le indagini hanno permesso di riscontrare ingenti cessioni di sostanze stupefacenti di vario tipo. Tra maggio 2020 e marzo 2021, nelle province di Roma e Latina, sono stati accertati movimenti per un totale impressionante di 338 kg di cocaina, 1510 kg di hashish e 70 kg di marijuana.
Cifre che testimoniano la vastità del giro d’affari illecito e la capacità dell’organizzazione di inondare il mercato con diverse tipologie di droga, un vero e proprio fiume di veleno per alimentare dipendenze, degrado sociale e violenza.
La violenza come strumento di persuasione tra estorsioni, incendi e minacce di morte
Oltre al traffico di stupefacenti, l’organizzazione non esitava a usare la violenza più brutale per riscuotere i debiti e affermare il proprio potere. Le indagini hanno documentato diversi episodi estorsivi di estrema gravità.
In un caso eclatante, tre sodali, per ottenere l’estinzione di un debito di cocaina, avrebbero prima incendiato la sala scommesse del debitore a Roma, e poi lo avrebbero minacciato apertamente di morte, arrivando a pianificare la sua eliminazione con appostamenti. Questo ha permesso loro di ottenere inizialmente 10 mila euro e un orologio di lusso, per poi costringerlo a versare ulteriori 70 mila euro.
Un altro episodio ha visto due membri della consorteria costringere un acquirente di stupefacenti, con minacce di morte, a versare loro la somma di 108 mila euro.
La brutalità raggiunge l’apice in un terzo caso, dove due sodali, in concorso con altri già condannati in un procedimento precedente, hanno perpetrato un’estorsione nei confronti di un acquirente di cocaina. Lo hanno costretto con la forza a recarsi in una pineta, dove gli è stata puntata un’arma da fuoco alla testa, obbligandolo a versare la somma di 50 mila euro.
Il lavoro delle Forze dell’Ordine
L’esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Tribunale del Riesame di Roma su appello della DDA della Procura di Roma, è avvenuta il 18 giugno 2025 e ha coinvolto diverse località: Roma, Rossano, Reggio Calabria, Cisterna di Latina e Bovalino.
Un risultato straordinario dei Carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma, coadiuvati dai militari dei Comandi Provinciali competenti per territorio. Intanto per i procedimenti penali, gli indagati devono essere considerati al momento presunti innocenti fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.