Tarquinia guida la corsa a Capitale della Cultura 2028: in squadra anche Cerveteri, Civitavecchia e Ladispoli

Tarquinia e alcuni comuni del litorale nord di Roma sognano in grande: siglato il patto per la candidatura a Capitale della Cultura 2028

In sindaci dei comuni che hanno firmato il protocollo d'intesa per spingere la candidatura di Tarquinia a Capitale della Cultura 2028

È scattato ufficialmente il conto alla rovescia per Tarquinia, borgo medievale in provincia di Viterbo, che questa mattina, venerdì 19 giugno, nel Museo Archeologico Nazionale Etrusco, ha presentato la sua candidatura a Capitale Italiana della Cultura 2028. Ma non si tratta di una corsa in solitaria: la città etrusca si fa capofila di una vasta rete territoriale, coinvolgendo i comuni della DMO Etruskey in un ambizioso progetto che mira a valorizzare un patrimonio unico.

Tarquinia e alcuni comuni del litorale nord di Roma sognano in grande: siglato il patto per la candidatura a Capitale della Cultura 2028

L’intesa, siglata tra i sindaci dei comuni aderenti – Cerveteri, Civitavecchia, Allumiere, Barbarano Romano, Blera, Canale Monterano, Ladispoli, Montalto di Castro, Monte Romano, Santa Marinella e Tolfa – è il pilastro di questa iniziativa. “Un territorio con un’identità precisa, che li accomuna”, ha dichiarato il sindaco di Tarquinia, Francesco Sposetti, sottolineando il potenziale storico, architettonico e turistico di questa porzione di Lazio.

A rafforzare la candidatura, l’impegno del Parco Archeologico di Cerveteri. Si aggiungono poi attori di calibro come il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia e la stessa DMO Etruskey, a consolidare l’approccio integrato.

La tabella di marcia

Diventare Capitale Italiana della Cultura non è solo un riconoscimento prestigioso, ma una spinta concreta per lo sviluppo culturale, economico e turistico dell’intero comprensorio.

La tabella di marcia è già definita: entro il 3 luglio, Tarquinia invierà al Ministero della Cultura la manifestazione di interesse, seguita entro il 25 settembre dal dossier di candidatura. Quest’ultimo sarà una vera e propria mappa di esperienze, con itinerari, eventi, e progetti educativi e digitali pensati per coinvolgere cittadini e visitatori.

La candidatura nasce dalla volontà di creare un sistema collaborativo tra tutte le istituzioni coinvolte nella valorizzazione culturale, sociale e turistica. Un modello partecipato e inclusivo che, attraverso la DMO Etruskey (nata nel 2022 e che unisce 12 enti pubblici e circa 40 soggetti privati su un’area di 1.300 km quadrati con un sito UNESCO e il porto internazionale di Civitavecchia), mira a un nuovo percorso di sviluppo territoriale.