Musica a volume altissimo, invasione di auto nel parco pubblico, bottiglie vuote ovunque: benvenuti ai concerti di Superaurora Festival di Ostia. Esposto degli ambientalisti contro il festival a Parco Chigi in programma da venerdì 20 giugno a domenica 22 all’interno della pineta di Castel Fusano. Con un primo bilancio preoccupante.
Esposto degli ambientalisti contro il festival a Parco Chigi in una zona ad alta protezione ambientale
L’area, di proprietà della nota famiglia di origini nobiliari, ricade nella cosiddetta Zona 1 e cioè nell’ambito dei confini assoggettati a massima protezione nella Riserva Naturale Statale del Litorale Romano istituita il 2 maggio del 1996.
Le principali associazioni ambientaliste del Lazio WWF Litorale Laziale, Italia Nostra Litorale Romano, LIPU/BirdLife Italia e Legambiente Circolo Litorale Romano chiesto alle autorità e all’amministrazione comunale di Roma un intervento immediato per bloccare l’evento. Tre giorni di musica sparata ad altissimo volume nel parco di Castelfusano, Riserva Statale del Litorale.
La richiesta è contenuta in un esposto congiunto, presentato alle forze dell’ordine e agli uffici amministrativi competenti, in cui si sollevano gravi preoccupazioni per l’impatto ambientale e la sicurezza dell’area.
Nel mirino delle associazioni c’è il ‘Superaurora festival’ una manifestazione dedicata a un mix di arte e musica che vedrà succedersi sul palco numerosi cantanti nel virtuosismo di accordi etnici per lanciarsi, come si legge nel manifesto pubblicitario, alla “scoperta di nuove sensazioni, energie e sonorità“.
Il tutto nello scenario suggestivo della pineta che, dal punto di vista della tutela della flora e della fauna locali, nonché dell’intero ecosistema avviene, a giudizio dei firmatari dell’esposto, all’interno di una zona sottoposta a vincoli ambientali estremamente stringenti.
Una kermesse, insomma, capace di mettere a rischio la salvaguardia della biodiversità e del delicato equilibrio ecologico della Zona 1, la più preziosa dell’intero parco.
La memoria corre all’anno scorso, quando un evento simile, tenutosi nello stesso sito il 28 e 29 luglio aveva gravi disagi e un impatto ambientale negativo con centinaia di veicoli parcheggiati abusivamente lungo Viale Mediterraneo e Via del Circuito, ostruendo le vie di accesso alla pineta e creando ingorghi.
La musica, a volumi altissimi, era addirittura percepibile a oltre un chilometro di distanza, e i decibel superavano ampiamente i limiti di legge. Inoltre, l’ingresso all’evento aveva interessato aree esterne alla proprietà Chigi, aggravando ulteriormente la situazione.
“È inaccettabile che un’area di così pregevole valore naturalistico e sottoposta a massima protezione possa essere sede di un evento di tale portata -scrivono in una nota le associazioni ambientaliste- eventi di questo tipo violano in modo esplicito le disposizioni stringenti previste dal Regolamento attuativo del Piano di Gestione della Riserva Litorale Romano e producono un forte e negativo impatto sulla fauna, in un periodo cruciale come quello riproduttivo, e sull’ambiente naturale in generale. A ciò si aggiunge un importante rischio per la sicurezza, in particolare per gli incendi boschivi, considerata la stagione estiva e la natura altamente infiammabile della vegetazione”.