Si è ritrovato al centro di un tentativo di estorsione, il 60enne vittima di una coppia che ha cercato di sfruttare il ritrovamento della sua patente rubata per ottenere denaro.
Ricattato per la patente rubata: 60enne cade nella trappola di una coppia e poi partecipa alle operazioni per la loro cattura
Il piano architettato a danno dell’uomo, è stato messo a segno a ridosso della Stazione di Roma Termini, dove la vittima è caduta nella trappola di due soggetti che operavano nel quadrante più volte scenario di episodi di microcriminalità e ricatti.
Tutto è partito da una chiamata sospetta
La vicenda ha avuto inizio quando un 60enne romano ha ricevuto una telefonata inaspettata da parte di un individuo con accento sudamericano. Un interlocutore che gli comunicava di aver ritrovato la sua patente di guida, precedentemente denunciata come rubata.
La buona notizia però, in un lampo si è trasformata in una proposta chiara e diretta: la restituzione del documento poteva avvenire solo in cambio di denaro. Una proposta che il proprietario della patente si è sentito di accettare, pur di riavere indietro il prezioso documento, confermando un appuntamento con l’individuo sconosciuto in un luogo affollato e strategico: la Stazione Termini.
La Trappola dei Carabinieri: Intervento a Roma Termini
Nonostante la richiesta minima di denaro, l’uomo ha però intuito che qualcosa non andava nell’intera vicenda e nell’appuntamento, a cui stava per presentarsi e dove avrebbe potuto trovare dei malintenzionati, capaci di spingersi bel oltre il ricatto di pochi euro.
Invece di cedere ha così contattato i Carabinieri del Nucleo Roma Scalo Termini, mettendosi a disposizione per fare da esca in una vera e propria operazione sotto copertura, in cui una volta presentatosi all’appuntamento come concordato, ha fatto si che i Carabinieri, posizionati in servizio di osservazione a breve distanza, potessero intervenire non appena avvenuto lo scambio del denaro per la patente.
Ecco chi sono gli estorsori di Termini
I due individui fermati dai Carabinieri sono risultati essere un 30enne e una 31enne, entrambi di nazionalità honduregna, senza fissa dimora e con precedenti penali a loro carico.
La coppia è stata denunciata a piede libero, in quanto gravemente indiziata di estorsione grazie alla collaborazione dell’uomo derubato con le autorità che ha permesso di smascherare il raggiro e bloccare l’organizzazione dei ricatti