Violenza senza freni alle porte di Roma: aggredisce e minaccia di morte la compagna. L’orrore davanti alla figlioletta

La violenza davanti alla figlioletta e gli occhi dei passanti inorriditi che hanno dato l'allarme per salvare una 25enne

Immagine non collegata ai fatti

Un’altra triste pagina di violenza domestica si è consumata alle porte di Roma, dove un operaio di 38 anni è accusato di avere aggredito con una violenza senza freni e minacciato di morte, la sua convivente di 25enne. Tutto sotto l’effetto dell’abuso di alcol e sotto gli occhi della figlioletta.

La violenza davanti alla figlioletta e gli occhi dei passanti inorriditi che hanno dato l’allarme per salvare una 25enne

Inorriditi i passanti e gli stessi militari intervenuti, per frenare l’episodio che ha gettato una luce sulle dinamiche familiari nascoste, sotto il segno della violenza domestica, celata dalla paura e dal silenzio.

L’allarme dei passanti con la violenza esplosa in pubblico

E’ stato l’intervento tempestivo dei Carabinieri della Stazione di Valmontone ha mettere fine a un incubo che con molta probabilità durava da tempo per la giovane donna, che finalmente ha trovato il coraggio di denunciare dopo l’ennesimo episodio la scorsa sera, quando la centrale operativa della compagnia di Colleferro è stata sommersa da diverse chiamate al 112.

Passanti allarmati segnalavano un’aggressione in corso ai danni di una donna nei pressi dei parcheggi di un locale pubblico a Valmontone.

Una situazione al limite che i militari si sono trovati di fronte, con la scena drammatica della 25enne, terrorizzata, che era diventata il bersaglio delle minacce di morte e delle invettive del compagno 38enne visibilmente alterato dall’abuso di alcol, e che non si è fermato neanche di fronte alla presenza della loro figlia, dei curiosi e dei militari, continuando la sua escalation di violenza verbale e fisica.

Anni di terrore silenzioso

La vittima, soccorsa e trasportata al pronto soccorso dell’ospedale di Colleferro, è stata dimessa con una prognosi di qualche giorno. Tuttavia, le ferite più profonde erano quelle psicologiche.

Ai Carabinieri, la 25enne ha rivelato una convivenza fatta di terrore e violenze ripetute, episodi che finora non aveva mai denunciato per la paura di ritorsioni e la convinzione che gli abusi fossero una conseguenza diretta dell’uso di alcol e stupefacenti da parte del compagno, che l’avevano spinta a sopportare in silenzio.

La gravità dell’ultima aggressione però le ha finalmente dato la forza di rompere il silenzio, portando alla luce un ciclo di violenza che andava avanti da tempo.

L’arresto nel Carcere di Velletri

Per il 38enne, operaio e residente a Valmontone, si sono aperte le porte del carcere di Velletri. L’uomo dovrà ora rispondere di maltrattamenti in famiglia, aggravato dalla sistematicità delle violenze fisiche e psicologich