Parlare durante una call in diverse lingue contemporaneamente in tempo reale? Ora si può grazie a Google Meet. La piattaforma ha introdotto una nuova e potente funzione di traduzione vocale simultanea. Questo aggiornamento permette di comunicare in tempo reale con persone che parlano lingue diverse, mantenendo intatta l’intonazione, l’emozione e il ritmo originale della voce. Una vera rivoluzione per chi lavora in team internazionali o partecipa a riunioni multilingue. Ecco come funziona e come attivarla.
Come funziona la traduzione simultanea di Google Meet?
La funzione si basa su AudioLM, un modello neurale multilingue sviluppato da Google, in grado di doppiare la voce dell’utente traducendola in tempo reale. Attualmente, la funzione è disponibile in versione beta e supporta l’inglese, lo spagnolo e l’italiano. Sono in arrivo anche il tedesco e il portoghese. L’accesso è riservato agli abbonati ai piani Google AI Pro e AI Ultra, quest’ultimo attivo per ora solo negli Stati Uniti.

Come attivare la traduzione simultanea su Google Meet
Per attivare la traduzione simultanea su Google Meet, è necessario:
- Avviare una riunione da computer (la funzione è attualmente disponibile solo da desktop)
- Cliccare su “Strumenti della riunione” in basso a destra
- Selezionare “Traduzione vocale” e scegliere la lingua parlata e quella da ascoltare
- Confermare cliccando su “Abilita la traduzione per tutti”
Tutti i partecipanti dovranno dare consenso per attivare la traduzione delle loro voci. È possibile anche disattivare la funzione selezionando “Spegni la traduzione per tutti”.
Vantaggi e svantaggi della traduzione simultanea di Google Meet
I vantaggi principali includono una comunicazione più fluida tra interlocutori di lingue diverse, un’interazione naturale grazie al mantenimento della voce originale e l’integrazione futura con altri strumenti come Gemini Live. Tuttavia, ci sono ancora limiti da considerare: la qualità della traduzione non è perfetta, ci possono essere errori grammaticali o difficoltà con modi di dire, e la funzionalità è sensibile alla qualità della connessione.
Dal punto di vista della privacy, Google assicura che l’audio non viene registrato né utilizzato per addestrare modelli AI. La funzione è conforme al GDPR e alle normative europee. Nei prossimi mesi Google prevede di ampliare la lista delle lingue supportate e rendere la funzione disponibile anche ai piani Workspace Business.