Pochi mesi dopo dopo la tragedia di Tivoli Terme, è arrivata la condanna per il pirata della strada Mohamed Samy Gebril, l’operaio egiziano di 27 anni che nella notte tra l’8 e il 9 settembre 2024 ha investito e ucciso Daniela Circelli, 39 anni, mentre attraversava la strada sulle strisce pedonali per recarsi al lavoro.
Condannato il pirata di Tivoli Terme, travolse e uccise Daniela Circelli: la donna stava andando al lavoro
La donna, madre di due figli di 14 e 19 anni, viveva a Guidonia e lavorava da poco nei turni notturni della sede Amazon di Settecamini.
Il giudice ha accolto la richiesta di patteggiamento: quattro anni e otto mesi per omicidio stradale, con la revoca della patente.Una condanna che include anche la contestazione di calunnia dal momento che all’avvio delle indagini il 27enne egiziano aveva tentato di incolpare un amico, un connazionale, sostenendo che fosse lui alla guida.
L’investimento e la fuga
L’automobilista era fuggito dopo l’investimento mortale e solo dopo una decina di giorni di serrate indagini per lui era scattato l’arresto. Gebril, quella notte alla guida di una Volkswagen Golf con altri tre amici a bordo, viaggiava a 85 chilometri orari sotto una pioggia battente, ignorando i limiti di velocità e la presenza di un attraversamento pedonale segnalato. Superò una Peugeot ferma per far attraversare la donna e la investì in pieno, sbalzandola per 37 metri. Una morte immediata.
Tradito delle telecamere
Determinanti ai fini dell’arresto dell’automobilista pirata le immagini raccolte da 19 telecamere, che lo avevano alla guida della vettura, intestata a un amico tunisino.
Inizialmente, l’operaio egiziano aveva tentato di depistare le indagini accusando un connazionale, che però viaggiava come passeggero. Il giovane calunniato però aveva subito confermato la sua innocenza ai militari, così come il proprietario dell’auto.
Nel giorno del funerale della donna Guidonia aveva indetto il lutto cittadino. In suo ricordo era stata organizzata anche una fiaccolata che si è chiusa sotto l’abitazione della vittima.