La situazione dei collegamenti via treno gestiti da Cotral fa acqua da tutte le parti. Mentre sulla Metromare la società pubblica dei trasporti riduce il numero dei convogli e delle corse ordinarie e straordinarie, sulla Ferrovia Roma Nord, che collega la capitale a Viterbo, si assiste a scene apocalittiche dove il quotidiano elenco dei disservizi la fa da padrone.
Metromare con corse ridotte e Ferrovia Roma Nord flagellata dai disservizi, l’allarmante situazione dei collegamenti gestiti dalla società regionale dei trasporti
Andando con ordine e partendo dalla Metromare i dati enucleati dal Comitato Pendolari Roma-Ostia per il mese di maggio evidenziano una consistente riduzione delle corse che passano dalle 3511 di aprile a 3429, dando l’impressione di un miglioramento del servizio, perché i ritardi e le soppressioni, rimaste stabili allo 0,3%, scenderebbero dal 14,6% al 10,6%.
Ma si tratta, appunto, solo di un’impressione perché, inserendo nel computo anche le corse ‘straordinarie’ cancellate i dati subiscono un totale ribaltamento e la percentuale dei fuori orario invece di ridursi si impenna dal 15,1% di aprile al 17,5% di maggio.
E i numeri sono eloquenti perché i treni extra orario ad aprile sono stati 353, rispetto ai 518 del mese precedente. Di questi 321 sono quelle definiti “sottilette”, vale a dire effettuati fra una corsa ufficiale e l’altra, e 32 i cosiddetti viaggi a “spazzola” aggiuntivi, e cioè diretti da Acilia verso Porta San Paolo ma che non sono stati messi in linea.
La spiegazione per cui si tratta di una pillola dorata è semplice, rilevano i pendolari, “per Cotral basta ridurre le già scarse flotte di treni in linea e togliere alcune decine di corse al giorno per essere più ‘regolari’”.
Se per ipotesi, sulla direttrice che unisce Roma al litorale fossero disponibili “solo due treni in linea, con 10 corse a convoglio da effettuare durante tutta la giornata saremmo più puntuali degli svizzeri”.
E, si intende, oltre che con banchine affollate all’inverosimile con costi esorbitanti per le casse pubbliche, a meno che il contratto di servizio, e quindi la remunerazione percepita dall’azienda che lo gestisce, non fosse ridotta in modo proporzionale.
La situazione non promette affatto bene perché, fanno notare dal Comitato, sono stati messi “fuori servizio i treni MA200 perché ritenuti poco affidabili per la sicurezza dei viaggiatori, mentre il famoso CAF proveniente dalla Metro A, ma non ancora acquistato dalla Regione” è fermo da un anno al deposito di Magliana e “non si sa se e quando entrerà in servizio sulla Roma Lido”.
Una situazione destinata a peggiorare
“Perciò la situazione è destinata a rimanere a lungo quella che conosciamo e viviamo. A meno che non intervengano miracoli” chiosano i diretti interessati.
Nel frattempo con l’arrivo della calura estiva si moltiplica il numero dei malesseri registrati tra i pendolari nelle vetture prive di aria condizionata e con i finestrini bloccati, con tanto di avviso per segnalarne la rottura ma senza che poi vengano riparati.
Intanto procedono con lentezza pachidermica i lavori di adeguamento delle stazioni di Garbatella, Acilia e Lido Centro. Una situazione di difficoltà di cui non si conoscono le ragioni effettive ma che, trattandosi di interventi che si svolgono in orario notturno comportano la chiusura anticipata del servizio nei giorni feriali alle ore 21.00.
Uno stillicidio che si accompagna a un avanzamento pachidermico dei cantieri e che ha già indotto il Comitato a richiedere la riapertura serale delle corse in entrambe le direzioni anche durante la settimana.
Scene apocalittiche sulla Ferrovia Roma Nord
La situazione non cambia di certo in meglio neppure sulla tratta Roma-Viterbo coperta da Cotral.
Lo scorso 10 giugno i viaggiatori hanno vissuto una situazione a dir poco paradossale che ha provocato la chiusura, per quasi tutta la giornata, della tratta urbana della ferrovia Roma Nord e di un settore dell’itinerario extra urbano a causa di un treno rimasto sui binari.
Si è trattato della corsa delle ore 13.15 diretta a Montebello da piazzale Flaminio ma che, poche fermate dopo, a causa di un guasto al ‘pantone’ (il traliccio che trasferisce elettricità dalla linea aerea alla motrice), si è fermato tra due stazioni.
Scene da ultima frontiera in mezzo a una campagna assolata con persone di tutte le età costrette a scendere dai vagoni saltando almeno un metro per scendere sul prato sottostante. Chi non ce la faceva veniva preso in braccio dal personale Cotral e accompagnata in zona di sicurezza sulle banchine della fermata per fortuna non molto distante.
“Questo servizio -sottolineano i pendolari del Comitato Ferrovia Roma Nord- non è pessimo, è un insulto alle persone oneste che pagano un servizio nonostante la paura ogni giorno di non fare in tempo a lavoro, a scuola e in università. È una presa in giro”.
Per aggiornamenti in tempo reale sul traffico e ricevere ulteriori informazioni vi ricordiamo il nostro servizio in collaborazione con Astral in questa pagina.
Se sei interessato ad approfondire gli argomenti trattati all’interno di questo articolo clicca sulle parole chiave colorate in arancione e accedi alla banca dati di canaledieci.it.