Con la fine di giugno arrivano anche i saldi estivi, a partire da luglio 2025. Per tutti gli appassionati di moda saranno tantissimi gli sconti sull’abbigliamento, ma le promozioni riguarderanno anche altri settori, dall’arredamento agli elettrodomestici. Vediamo quando iniziano e come funzionano.
I saldi estivi si avvicinano sempre di più. La stagione degli sconti rimane un momento molto atteso dagli italiani. Per il 2025 la data di inizio è il 5 luglio. Per quanto riguarda la fine, invece, le date sono ancora in fase di aggiornamento.

Ogni regione, infatti, può autonomamente scegliere la propria data di partenza, non necessariamente il primo sabato del mese. Le svendite dureranno 60 giorni, fino al 3 settembre.
Al dare il via ai Saldi estivi sabato 5 luglio al momento 8 regioni tra cui il Lazio.
Saldi estivi 2025, le date di inizio Regione per Regione
Diverse regioni stanno comunicando ufficialmente la data di inizio dei saldi estivi 2025, che può variare.
La regione Liguria ha comunicato che i saldi estivi inizieranno sabato 5 luglio e termineranno lunedì 18 agosto. Anche Confcommercio Roma ha confermato che il Lazio ha deciso di mantenere come data di avvio il primo sabato del mese di luglio, così come l’Emilia Romagna e la Lombardia. È giunta l’ufficialità anche dalla Toscana, dal Piemonte, dalla Sardegna e dal Veneto. Le altre regioni pubblicheranno le proprie delibere nelle prossime settimane.
Dove iniziano con certezza i saldi estivi il 5 luglio:
- Piemonte
- Lombardia
- Lazio
- Liguria
- Emilia Romagna
- Veneto
- Sardegna
- Toscana
Che cosa è obbligatorio nei saldi?
La Confcommercio spiega che, per un corretto acquisto degli articoli in saldo, è obbligatorio per gli esercenti esporre chiaramente il prezzo originale e quello scontato della merce, con la relativa percentuale di sconto applicata; non è invece obbligatorio il cambio dopo l’acquisto. Questo è generalmente lasciato alla discrezionalità del commerciante, a meno che il prodotto non abbia gravi vizi occulti, nel qual caso scatta l’obbligo della sostituzione o della restituzione del prezzo.
Il pagamento con carta deve essere accettato dal negoziante. Una delle aree di sviluppo nell’ambito delle tecnologie degli ultimi anni sono senz’altro i sistemi di pagamento digitali. Il generale processo di digitalizzazione a cui tende il Paese necessita di un adeguamento anche nelle dinamiche del commercio.