Giallo di Villa Pamphili: vicine ad una svolta le indagini sul duplice omicidio e la caccia al killer

Villa Pamphili: la caccia al killer di madre e figlia si stringe intorno al profilo di un uomo visto dai passanti 

Il mistero dei corpi trovati senza vita a Villa Pamphili è forse ad una svolta decisiva. Gli inquirenti sono sulle tracce dell’uomo visto con la piccola, mentre l’identificazione delle vittime sarebbe imminente.

Villa Pamphili: la caccia al killer di madre e figlia si stringe intorno al profilo di un uomo visto dai passanti

Gli inquirenti della Procura di Roma, coordinati dal procuratore aggiunto Sergio Colaiocco, stanno stringendo il cerchio attorno all’uomo visto da numerosi testimoni con la piccola poi rinvenuta morta sabato scorso, nei pressi di una siepe del parco pubblico, e con evidenti segni di strangolamento.

La bimba di circa 6 mesi era a scarsi 200 metri dalla donna, che il test del DNA ha rivelato essere sua madre, anch’essa deceduta e in evidente stato di decomposizione. Un orrore nascosto da una sacco, e scoperto da un gruppo di amici che giocava a pallavolo.

L’ipotesi di reato fin da subito, è stata quella di duplice omicidio. La polizia, che nei giorni scorsi aveva diffuso le immagini dei tatuaggi presenti sul corpo della donna per facilitarne l’identificazione, sta lavorando incessantemente per dare un nome alle vittime e un volto al presunto responsabile di questa terrificante tragedia.

I nuovi sviluppi investigativi

Le indagini avrebbero perà subito un’accelerazione significativa nelle ultime ore. L’identificazione della donna è ormai vicina, sebbene gli inquirenti prevedano ancora “uno o due giorni” per ottenere la conferma definitiva dell’aspetto cruciale per ricostruire le dinamiche pre-mortem delle vittime e per comprendere il contesto in cui è maturato il delitto efferato.

Gli investigatori stanno setacciando ogni pista, dalle testimonianze dei frequentatori del parco alle analisi forensi sui corpi e sugli eventuali reperti trovati sul luogo del ritrovamento.

La diffusione delle immagini dei tatuaggi si sarebbe rivelata una mossa strategica, raccogliendo segnalazioni che stanno contribuendo in modo determinante a definire soprattutto l’identità della donna e, di conseguenza, a tracciare un profilo del presunto assassino che presumibilmente potrebbe essere lo stesso responsabile della morte della piccola.