Ha fatto male i calcoli. Si è nascosto nel bagno per svaligiare il negozio del fondo cassa e delle mance del bar ma non ha calcolato che il giorno dopo era quello della chiusura per riposo settimanale. Così è rimasto prigioniero nel locale chiuso fino a quando non lo hanno “liberato” i carabinieri che, ovviamente, lo hanno arrestato.
Ladro maldestro si nasconde nel bagno per svaligiare in un negozio ma sbaglia i calcoli e resta prigioniero. Arrestato dai carabinieri
E’ la storia che ha visto protagonista un ladro, cittadino senegalese di 28 anni, con precedenti specifici, e il bar-tabacchi di piazza Scipione l’Africano a Ostia. La sera di domenica 8 giugno il malvivente all’ora di chiusura si è nascosto nel bagno del bar convinto di poter operare indisturbato nella notte e potersi dileguare la mattina dopo con la riapertura dell’esercizio commerciale.
Nella notte, così, il nord-africano ha cominciato a svuotare le casse sia del tabaccaio che del bar per poi mettersi in tasca anche il gruzzoletto delle mance. Mentre lo straniero agiva, l’antifurto ha avvisato il proprietario del negozio che, però, attraverso le telecamere di videosorveglianza, non è riuscito a scorgere nessuno all’interno, e ha pensato che si trattasse di un falso allarme. Dopo qualche ora, quando era ormai mattina, l’antifurto ha nuovamente allertato il proprietario e stavolta le immagini hanno inquadrato una torcia elettrica nelle mani di un uomo che illuminava il locale per cercare una via d’uscita.
L’arrivo dei carabinieri ha permesso di ricostruire la vicenda e di “liberare” il balordo. L’uomo si era nascosto nel bagno per consumare il furto, pensando di poter uscire la mattina dopo con la riapertura del locale. Solo che il lunedì è il giorno di riposo e per poter scappare il ladro avrebbe dovuto aspettare ancora 24 ore.
Recuperato il bottino, di meno di tremila euro, restituito al proprietario del negozio, il ladro è stato ammanettato e portato in caserma con l’accusa di furto in flagranza. A rimetterlo completamente in libertà ci ha pensato il giudice di turno che, dopo aver convalidato l’arresto, ha prescritto per il balordo solo l’obbligo di firma a piede libero.