Più di un mese fa è stata sgomberata dalla Polizia Locale di Roma Capitale la grande area verde occupata da anni da un insediamento abusivo tra via Pietro Bembo e Largo Sacconi nel quartiere di Primavalle, zona a nord ovest della Capitale. Il 7 maggio scorso gli agenti hanno smantellato una cinquantina di baracche costruite con materiali di fortuna. Gli occupanti vivevano in pessime condizioni igieniche, sommersi da rifiuti di ogni tipo, anche pericolosi. Una situazione che i residenti hanno sempre denunciato ma non sono mai stati ascoltati.
Baraccopoli a Primavalle smantellata, ma quando arriva la bonifica? Emergenza sanitaria in via Bembo
Al momento delle operazioni, svolte con il supporto della Sala Operativa Sociale, non è stata riscontrata la presenza di persone. Di quell’intervento sono rimasti cumuli e cumuli di rifiuti, cataste di materiali di tutti i generi. Dal sopralluogo effettuato da Canale 10 si possono distinguere chiaramente oggetti come elettrodomestici rotti (forse parti di lavatrici o frigoriferi), mobili smontati, materassi, pannelli di legno, plastica, cartone e altri detriti domestici e industriali.

Si tratta di un vasto spazio di circa 6mila metri quadrati, di proprietà di Roma Capitale. L’area è stata transennata ed è rimasta così come la Polizia Locale l’aveva lasciata dopo l’intervento.

Con il caldo diventa ancora più urgente l’azione dell’Ama – l’azienda municipalizzata del Comune di Roma che gestisce i rifiuti – per bonificare la zona. Non solo per lo “spettacolo” di degrado che offre, il problema è più serio perché riguarda una situazione igienico-sanitaria da non prendere sotto gamba. Di mezzo c’è la salute pubblica.
L’area resta una bomba ecologica
I rifiuti rappresentano un grave rischio ambientale: rilasciano tossine in aria, acqua e suolo, provocando inquinamento e potenziali malattie. Le alte temperature acuiscono il problema, incentivando la diffusione di insetti e parassiti.

A due passi dall’ex baraccopoli sorge un asilo nido comunale, “Il Paese dei Balocchi”, i cui piccoli alunni sono tra le vittime più esposte a questa situazione di grave incuria. A pochi metri c’è anche un centro sportivo.
La puzza è indescrivibile, un tanfo nauseante. Un contesto indecoroso su cui le Istituzioni devono mettere la mani.
Le domande alle Istituzioni
Perché la bonifica non è stata ancora effettuata dall’Ama? Quali sono i tempi? A quanto ammonterà il costo di questa operazione che ricadrà sulle tasche dei cittadini?
Tutti interrogativi che Canale 10 ha formulato al Municipio XIV di Roma. Al momento dall’assessore all’Ambiente e Rifiuti, Stefania Portato, non sono arrivate risposte.
Risposte che i residenti e i genitori dei bambini che frequentano il nido e il centro sportivo hanno il diritto di avere.
Qualche settimana fa, a Colle Oppio è stato sgomberato un accampamento abusivo di persone senza fissa dimora, una “mini favela” di tende e rifugi di fortuna. L’operazione, svolta dai Carabinieri e dal personale comunale, ha portato alla bonifica dell’area e alla rimozione dei rifiuti.