Attraverso il Dna la Polizia cercherà legami tra il corpo della neonata e quello della donna di Villa Pamphili

Sono stati affidati all'Istituto di Medicina legale i corpi ritrovati nel parco di Villa Pamphili. Esami sul Dna

Un furgone della polizia mortuaria
La polizia mortuaria

Roma è sotto shock per un duplice e tragico ritrovamento avvenuto nel pomeriggio di ieri, sabato 7 giugno, nel cuore di Villa Pamphili. Le forze dell’ordine hanno rinvenuto il corpo senza vita di una neonato di circa sei mesi e, a poca distanza, il cadavere di una donna. Un macabro scenario che ha immediatamente mobilitato gli investigatori della Polizia di Stato, che stanno lavorando incessantemente per fare luce su questa drammatica vicenda.

Sono stati affidati all’Istituto di Medicina legale i corpi ritrovati nel parco di Villa Pamphili. Esami sul Dna

Il ritrovamento dei due corpi ha aperto un’inchiesta complessa. Gli investigatori, al momento, non escludono alcuna pista investigativa, mantenendo aperte tutte le possibilità per ricostruire la dinamica dei fatti e le cause di morte. La priorità è ora l’identificazione delle vittime e la comprensione di eventuali legami tra la neonata e la donna.

Test del DNA cruciale per l’identificazione: indagini a 360 gradi

Per risolvere questo intricato giallo di Villa Pamphili, un ruolo cruciale sarà giocato dagli esami forensi. È stato annunciato che sia il corpo della bambina che quello della donna verranno sottoposti al test del DNA. Questo esame scientifico sarà fondamentale per risalire all’identità delle due persone e, soprattutto, per stabilire se esista un legame di parentela tra loro o qualsiasi altro tipo di collegamento significativo.

I ritrovamenti

Ad una prima vista, la neonata è di carnagione chiara con capelli castani, quasi biondi. Il corpicino era nudo e presentava ecchimosi su un braccio, su un fianco e su un gluteo. Erà apparente tra i 6 e i 12 mesi. I resti della donna, invece, erano in un sacco nero, sfigurati dal processo di decomposizione, a circa 200 metri di distanza. Anche la carnagione della donna è chiara. E’ ancora presto per dire se si tratta della madre della piccina.

Le immagini delle telecamere

Parallelamente alle analisi scientifiche, gli uomini della Polizia stanno raccogliendo ogni elemento utile sul luogo del ritrovamento. Tra gli aspetti sotto la lente d’ingrandimento vi èl’esame delle telecamere di sorveglianza presenti nelle vicinanze di Villa Pamphili, nei quartieri di Monteverde e Aurelio. Le immagini registrate potrebbero fornire indizi preziosi sui movimenti delle vittime o di altre persone nella zona prima del ritrovamento, aiutando a tracciare un quadro più chiaro degli eventi. Va ricordato che recentemente Villa Pamphili è stata chiusa per qualche giorno in coincidenza con summit internazionali svoltisi a Roma.

E’ bene sottolineare che nel parco non c’è un sistema di videosorveglianza.

In queste ore si stanno verificando le denunce di scomparsa e si stanno contattando tutti gli ospedali di Roma e dintorni per verificare attraverso i registri di Pronto soccorso e di ricovero se ci sono state prestazioni sanitarie su persone in qualche modo riconducibili ai due cadaveri.

La comunità romana attende con apprensione gli sviluppi delle indagini, coordinate dal pm Antonio Verdi. Il riserbo degli inquirenti è massimo, ma la determinazione nel risolvere questo tragico mistero è evidente. L’attenzione è rivolta ora agli esiti degli accertamenti e delle analisi forensi, che si spera possano presto fornire risposte a una città scossa da questo inaspettato e doloroso evento.