San Giovanni piange Mitica. Dumitru Tocila, 45 anni, conosciuto da tutti nel quartiere semplicemente come “Mitica”, è morto domenica sera, investito da un furgoncino mentre attraversava la strada tra via Cilicia e piazza Galeria. Ex minatore polacco, da dieci anni viveva a Roma, dove aveva trovato una nuova casa – e una nuova comunità – dopo la morte del fratello.
Travolto da un furgone a San Giovanni, chi era Mitica il senzatetto amato da tutti
L’incidente è avvenuto intorno alle 21 di domenica primo giugno: Mitica stava attraversando nei pressi delle strisce pedonali di via Cilicia quando è stato travolto da un furgone Kangoo guidato da un operaio della società Areti. Nonostante il trasporto d’urgenza all’ospedale San Giovanni, per lui non c’è stato nulla da fare.
Ora la Polizia Locale indaga per stabilire se il conducente abbia ignorato il semaforo rosso.
Per ore il suo corpo è rimasto senza nome: Mitica non aveva con sé i documenti, ma è stato identificato tramite le impronte digitali.
I documenti li aveva, solo che – forse per la fretta, forse per abitudine – li aveva lasciati nello scantinato dove viveva, a pochi passi dal luogo dell’incidente.
La comunità lo ricorda con dolore, ma anche con grande affetto. Mitica non era un “invisibile”: era una presenza discreta e preziosa. “Aveva sempre una parola buona, uno sguardo gentile. Un uomo che aveva sofferto molto, ma non aveva mai smesso di essere generoso”, raccontano i residenti del quartiere, che ora si preparano a salutarlo per l’ultima volta. A occuparsi del funerale sarà la Comunità di Sant’Egidio.
Il ricordo
“Ci mancherà il suo sorriso, la sua forza tranquilla, il modo in cui sapeva starti accanto in silenzio, ma con tutto il cuore”, scrivono commossi i residenti del quartiere. “Impossibile non volergli bene”.
Annabella D’Elia, presidente del Comitato Mura Latine, conserva un ricordo speciale: “Lo avevamo aiutato a ottenere la carta d’identità nel 2017, assumendolo come giardiniere al parco. Da allora eravamo diventati amici. Era un uomo buono, capace di riconoscenza e rispetto”.
Mitica non era più un senzatetto nel senso più crudo del termine. Aveva trovato un rifugio, delle relazioni, un pezzetto di dignità ricostruita. Aveva scelto Roma come casa. E Roma, almeno quella di San Giovanni, lo aveva scelto come amico.